L’autostrada è chiusa. A Taiwan le farfalle hanno la precedenza
Stop alle auto per salvare gli insetti - da La Stampa del 26.03.2007
26 March, 2007
<b>Francesco Sisci</b>
Non è chiaro quale sia la ragione profonda. Se è l’antica sensibilità taoista, che adora e rispetta la natura. Oppure se è un debito agli oltre 50 anni di dominazione giapponese, dal 1890 al 1945, poiché a Tokyo la religione ufficiale, la via degli spiriti, lo Shinto, ha sempre avuto una sacra devozione per ogni essere vivente. Oppure ancora se è solo un omaggio alla nuova sensibilità ecologista, in voga in ogni parte del pianeta. In ogni caso Taiwan ha deciso di spendere quasi 30 mila euro per bloccare mezzo chilometro di autostrada e concedere un passaggio sicuro alle milioni di farfalle in migrazione stagionale.
Nella zona, la prefettura di Yunlin, passano ogni anno, di questa stagione, stormi enormi di «farfalle viola». Ma le auto in corsa ne uccidono ogni anno oltre 10 mila. Dal 2007 non sarà più così. L’ente autostrade taiwanese ha costruito una serie di tende e reti che dovrebbero spingere le farfalle a passare sopra le corsie delle auto. A livello più basso sono stati messi dei raggi ultravioletti che creano uno sbarramento per gli amabili insetti volanti.
All’ente autostrade spiegano che per fare tutto questo bisognerà chiudere completamente una corsia dell’autostrada a Yunlin, e ammettono che ciò creerà non pochi disagi agli automobilisti, ma sono sicuri che ne varrà la pena.
Di certo, la misura, vista con gli occhi della Cina affamata di sviluppo è prova che l’isola di Taiwan è ricca, tanto da preoccuparsi anche delle farfalle. Pechino invece, pur avendo proclamato per il 2008 le «Olimpiadi verdi», quest’anno diventerà superpotenza dell’inquinamento atmosferico, superando gli Usa come maggiore fonte di CO2.
Resta la soddisfazione di sapere che nel 2006 l’attivo commerciale di Taiwan verso la Cina è stato di 60 miliardi di dollari, quasi un quinto del Pil taiwanese. In altre parole, il lusso dei raggi ultravioletti e delle reti per le farfalle lo paga Pechino. Qui l’ironia si avvita perché le 11-12 mila farfalle salvate quest’anno dalla morte sotto i pneumatici o dal finire spiaccicate contro il parabrezza, devono la vita, più o meno direttamente, a una battaglia contro l’inquinamento che la Cina sta perdendo e che sta costando la vita a milioni di insetti, e non solo. Forse, chissà, quando la Cina sarà più ricca, e potrà permetterselo le farfalle di Taiwan torneranno a migrare anche sul continente.