Inquinamento urbano: aria di città peggio di Chernobyl
Legambiente: non solo la Gran Bretagna, anche l’Italia deve riflettere sugli 8000 morti l’anno per le polveri sottili - da Sestopotere.it del 04.04.2007
05 April, 2007
“La pubblicazione di questo studio secondo il quale l’aria inquinata che si respira nelle grandi città è più pericolosa delle radiazioni subite dai sopravvissuti nella catastrofe di Chernobyl rilancia ancora una volta l’emergenza sugli effetti dello smog. Non è solo la Gran Bretagna a dover riflettere sugli effetti dell’inquinamento urbano, ma anche l’Italia dove 8000 persone all’anno muoiono per l’esposizione alle polveri sottili”.
Questo il commento di Legambiente allo studio del dottor Jim Smith, scienziato del Centro di ecologia e Idrologia di Dorchester, pubblicato sulla rivista “Bmc Public Health” che, comparando i danni subiti dalle persone colpite dalle radiazioni in seguito all’esplosione di Chernobyl con quelli causati dal fumo passivo, dallo smog e dall’obesità, ha verificato maggiori danni alla salute negli abitanti delle grandi città.
Secondo Legambiente “Non è importante fare classifiche: non si tratta di capire se l’incidente al reattore abbia ucciso di più o di meno dello smog o dell’inquinamento atmosferico. Quello che è importante, è capire come suggerisce lo studio, che le sostanze nocive presenti nell’aria delle città sono particolarmente pericolose e per questo è necessario intervenire con urgenza per limitare gli effetti negativi sulla salute”.