Acqua, T.V.B.
In partenza in sei scuole della provincia di Torino il progetto pilota per la riduzione e la valorizzazione dell'acqua di rubinetto. Più di tremila studenti coinvolti
20 April, 2007
La dichiarazione nei confronti dell’acqua è chiara: T.V.B. Ti voglio bere. Questo il titolo del progetto pilota per la riduzione dei consumi idrici e la valorizzazione dell’acqua di rubinetto avviato in sei scuole superiori della Provincia di Torino, con il coinvolgimento di quasi 3.500 studenti.
Realizzato dall’Ecoistituto “Pasquale Cavaliere” con la Provincia di Torino (Assessorati alle Risorse Idriche e allo Sviluppo sostenibile e Pianificazione ambientale), l’Ato3, la Smat, e il sostegno della Regione Piemonte (Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo), della Circoscrizione 7 della Città di Torino e del Comune di Collegno, il progetto vede come protagonisti il liceo “Gioberti” (scuola polo), l’Ips “Albe Steiner”, l’ITIS “Casale”, l’Istituto Magistrale “Regina Margherita” a Torino, col liceo “Marie Curie” di Collegno e il “Vittorini- Castellamonte” di Grugliasco.
T.V.B. si caratterizza in primo luogo per una serie di interventi tecnologici, formativi e comunicativi nelle scuole aderenti, quindi con l’allestimento di un laboratorio didattico sull’acqua all’interno del liceo Gioberti e con un convegno finale rivolto ad amministratori e responsabili di altre scuole. L’intento è quello di allargare e rendere stabile una rete territoriale di giovani water manager che all’interno di ogni scuola monitorino i consumi idrici, contabilizzando il risparmio ottenuto con l’inserimento dei rompigetto aerati nei bagni degli istituti e redigendo vademecum sulle buone pratiche ambientali da distribuire a coetanei, familiari e abitanti del territorio. Affinché T.V.B. Ti voglio bere da dichiarazione sentimentale diventi presto pratica quotidiana di tutti.
“Obiettivo fondamentale – spiegano i realizzatori del progetto – è passare da dichiarazioni di principio, che vengono accolte passivamente, alla dimostrazione attiva di come il risparmio idrico e il bere l’acqua di rubinetto abbiano ricadute fondamentali sull’ambiente (cambiamenti climatici inclusi), oltre a garantire convenienza dal punto di vista economico e di salute”.
Una vera e propria sfida nell’Italia da bere, che vanta a livello mondiale il record negativo per consumo annuale pro capite di acqua in bottiglia: oltre 180 litri a testa. Fatte le debite moltiplicazioni, gli italiani bevono più di 10 miliardi di litri imballati all’anno, che tradotti in rifiuti fanno oltre 7 miliardi di bottiglie di plastica da un litro e mezzo da smaltire.