Bruxelles, rifiuti: i produttori se li riprendono
Inizia la consultazione per il piano rifiuti nella capitale belga.Un piano che si pone obiettivi molto ambiziosi, sia quantitativi che qualitativi, da raggiungere con modalità decisamente interessanti: i produttori di ciò che diventerà rifiuto dovranno occuparsi della sua gestione
01 January, 2003
Anche a Bruxelles gli amministratori locali hanno un incubo ricorrente: montagne di rifiuti che aumentano a ritmo vertiginoso. All'inizio del XX secolo la produzione pro capite annua di immondizia si aggirava intorno a qualche decina di chili; nel 2002 ogni bruxellese ha prodotto ben 360 chili di rifiuti. Ogni giorno poi, lamenta l'Ibge (l'Istituto di Bruxelles per la gestione dell'ambiente) nuovi prodotti compaiono sul mercato e ciascuno di essi significa nuovi rifiuti che andranno in qualche modo eliminati. Insomma, si chiede l'amministrazione, vogliamo che queste montagne continuino a crescere? Come le possiamo ridurre? È possibile trattare queste grandi quantità d'immondizia senza arrecare danno all'ambiente e alla salute della popolazione? Quanta parte dei rifiuti può essere riciclata? E come può essere organizzata al meglio la raccolta differenziata? Rispondere a queste e a molte altre domande è l'obiettivo della politica regionale in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti, racchiusa nel nuovo piano quadriennale, nella convinzione che "la qualità futura dell'ambiente dipenderà in buona parte dalle soluzioni che si riusciranno a trovare nei prossimi anni". Un piano che si pone obiettivi molto ambiziosi, sia quantitativi che qualitativi. Si va dalla riduzione del 10% della frazione organica al riciclo del 70% degli imballaggi (aventi almeno il 30% riciclabile); dal riciclo dell'85% della carta al compostaggio di 20.000 tonnellate di sfalci verdi; dalla riduzione del 10% dei rifiuti da ufficio (circa 30 kg ogni impiegato), al riciclo del 90% dei rifiuti edili. Ma oltre agli obiettivi, anche le modalità per raggiungerli sono decisamente interessanti. In anticipo sulla legislazione comunitaria, Le 3 regioni del Belgio, hanno così deciso di adottare una regolamentazione a riguardo della responsabilizzazione dei produttori. Così, l'accordo di Cooperazione relativo alla gestione dei rifiuti da imballaggio, e l'Ordinanza del 22 aprile 1999 relativa alla prevenzione e alla gestione dei rifiuti in carta e cartone instauravano un obbligo per i produttori di riprendersi i rifiuti da imballaggio e quelli derivanti da prodotti di carta, cartone Il 18 luglio 2002, il Governo della Regione di Bruxelles ha instaurato l'obbligo di ripresa di alcuni tipi di rifiuti, in vista di una loro valorizzazione. Il contenuto della legge era stato preparato in maniera coordinata con le altre regioni, soprattutto in termini di materiali su cui stabilire l'obbligo e obiettivi a cui tendere. Così un obbligo di restituzione esiste per i veicoli fuori uso, per i pneumatici, per gli apparecchi elettrici o elettronici, pile e batterie usate, medicinali, olii esausti (sia minerali che alimentari), rifiuti fotografici. Questa legislazione mira a rendere i produttori responsabili della gestione dei loro prodotti, quando diventano dei rifiuti. Si tratta dunque di costringere i produttori di un bene a riprendere i rifiuti apparentemente giunti alla fine della loro "vita" e a puntare a degli obiettivi percentuali di riciclo/valorizzazione da una parte, a stimolarli nello studio e nella realizzazione di beni sempre più duraturi e riciclabili. E per trovare al più presto le migliori soluzioni, il nuovo progetto di "Piano dei rifiuti 2003-2007" sarà sottoposto a indagine pubblica: a partire dal 23 gennaio e fino al 31 marzo 2003, semplici cittadini, commercianti, industrie, associazioni, distributori ecc. saranno chiamati a dire la loro sul piano d'azione quadriennale di prevenzione e gestione dei rifiuti. La partecipazione è facilitata al massimo: i documenti con tutte le informazioni sul progetto, il bilancio del piano 1998-2000, la lista delle audizioni pubbliche sono consultabili e scaricabili dal sito http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/documents.htm ; anche il questionario può essere facilmente e rapidamente compilato on line (http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/index.htm). Organizzato dall'Ibge in occasione della giornata internazionale dei consumatori, il 15 marzo si terrà infine il primo Parlamento cittadino per il consumo durevole. "Come tutti i parlamenti che si rispettino" spiega l'Istituto "in quella sede ognuno potrà esprimere liberamente la propria opinione. Sarà una giornata di scambi di idee, dibattito e proposte che, alla fine, verranno messe ai voti" e rientreranno tra le indicazioni date dai questionari dell'indagine pubblica sul piano rifiuti.