I veleni sui cieli di Bagdad
L'allarme dell'ONU. Anche nella guerra l'ambiente non è un lusso ma un bene e un rischiofondamentale per gli esseri umani. Le analisi dell'Unep (Onu) e degli scienziati. I fumi neri derivanti dai pozzi di petrolio che bruciano possono provocare col pm 10 migliaia di malattie mortali. Il supertraffico di navi inquina il mare, il supertraffico di mezzi rialza la CO2.
01 April, 2003
"Il fumo nero che vediamo in televisione o nelle immagini satellitari contiene sostanze chimiche pericolose che possono causare danni seri agli esseri umani, in particolare ai bambini e alle persone che soffrono di malattie respiratorie, e inquinare gli ecosistemi naturali della regione. C'è un urgente bisogno di controllare la qualità dell'aria prima possibile". E' un appello accorato quello lanciato nei giorni scorsi da Klaus Toepfer, direttore esecutivo del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite (Unep). Ci è sembrato inevitabile allargare lo sguardo di Eco dalle Città ai problemi della guerra, fornendovi notizie e materiali sull'aspetto ambientale che non è secondario nè negli eventuali o presunti scopi petroliferi nè nella cruda realtà dei bombardamenti e dei combattimenti. Vi proponiamo la nostra traduzione di due articoli dei dirigenti dell'Unep, l'agenzia dell'Onu per l'ambiente. Le dichiarazioni di alcuni scienziati inglesi. E torniamo sulla discussa vicenda dell'uranio impoverito, che forse non è la cosa peggiore della guerra, pubblicando il testo integrale della relazione nata dal caso delle malattie di alcuni militari italiani nel Kossovo.