Un giorno al lavoro sulla due ruote
da La Repubblica del 15.06.2007
15 June, 2007
<B>Paolo Gariberti</B>
Anch´io ho «appreso con soddisfazione la notizia del finanziamento governativo per l´acquisto delle biciclette a propulsione muscolare per chi rottama il proprio ciclomotore» («la Repubblica», martedì 12 giugno pagina 20). Trascrivo il comunicato della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, FIAB, per associarmi. Stavo per lanciare una proposta copiandola da una «magna charta» della bici in 12 punti pubblicata di recente dall´«Evening Standard», serio giornale del pomeriggio inglese (devo la segnalazione al professor John Foot). Una detrazione dalle tasse pari a 20 centesimi (di sterlina) a miglio per chi va in bici. Mi pareva un´idea da lanciare anche in Italia quella dello sgravio fiscale, ma il finanziamento all´acquisto è ancora meglio. Evviva, dunque, ma poi? Dove andiamo in bicicletta se gli spazi non ci sono? Non basta dire vi diamo gli incentivi per comprarvi le bici se poi con le bici andiamo a morire (scongiuri d´obbligo) nelle strade.
Mille morti in tre anni riferiva «la Repubblica.it» l´8 giugno, citando dati ufficiali per il 2005, gli ultimi disponibili, con 317 vittime, un incremento del 5,7 per cento. Quindi gli incentivi del governo non mettono fine alla nostra lotta per una bici più sicura. E proprio per questo rilancio l´appello che mi è giunto da Angela Boscaro attraverso «Milano in bicicletta», la rubrica di segnalazioni e denunce del nostro sito, «rivolto a tutti quei ciclisti, NON della domenica, che vorranno esserci: appuntamento a settembre in un giorno lavorativo, dove ognuno di noi si recherà al lavoro con la bicicletta anche percorrendo lunghi tragitti e trasportandola sui treni delle RTI e delle FNM oppure nel bagagliaio degli autobus extraurbani... sarebbe bello che si realizzasse il viaggio in un giorno di settembre simbolico e poi un mese, ogni settimana, si ripetesse uguale». Si accettano proposte, questa rubrica è aperta, chiude per ferie in agosto.