Ricicloni 2007: vince San Biagio di Callalta (TV)
Oltre Mille i comuni eccellenti in Italia. Top Ten a maggioranza veneta. Tra i capoluoghi di provincia vince Verbania seguita da Asti e Belluno. La classifica e il rapporto completo
10 July, 2007
<b>San Biagio di Callalta</b>, comune trevigiano di 12.456 abitanti, è il Comune Riciclone 2007. Un riconoscimento che va ben oltre i confini comunali e premia tutto il <b>Veneto</B> che porta nella Top Ten della classifica di Legambiente ben <B>9 comuni</B> (8 nella sola provincia di Treviso). Per la prima volta è un comune sopra i 10mila abitanti ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio. San Biagio di Callalta fa parte del Consorzio Intercomunale Priula dal 2002, ma la sua attenzione verso la raccolta differenziata era già alta ancora prima di aderirvi, tant'è, che pur effettuando la raccolta delle frazioni recuperabili con campane stradali, poteva comunque vantare una percentuale di raccolta differenziata del 60%. L'introduzione del sistema di raccolta proposto dal Consorzio, il porta a porta spinto associato all'applicazione della tariffa, ha permesso al comune veneto di arrivare alla ambiziosa <b>soglia dell'80% di raccolta differenziata</B>.
I riconoscimenti per la tredicesima edizione dei Comuni Ricicloni d'Italia sono stati assegnati questa mattina a Roma all'Hotel Palatino in occasione della tavola rotonda
"Il contributo della gestione sostenibile dei rifiuti alla lotta dei cambiamenti climatici" a cui hanno partecipato il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati Ermete Realacci, il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta, il presidente del Conai Roberto De Santis, Duccio Bianchi dell'Istituto di ricerche Ambiente Italia, Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza e il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio.
<b>"Dai numeri di Comuni Ricicloni 2007 emerge un'Italia in cui le città del nord sono precursori di politiche virtuose per il trattamento dei rifiuti mentre al centro sud si continua ad arrancare fatta eccezione solo per pochi valorosi comuni - ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -</B>. Caso ormai fin troppo noto è quello della <b>Campania</B>, che nonostante l'enorme sperpero di denaro pubblico, continua a convivere con un'<B>emergenza rifiuti</B> che dura <B>da 13 anni</B>. Ma la via d'uscita esiste: puntare sulla costruzione di impianti per il trattamento dell'umido (oggi smaltiti a centinaia di chilometri di distanza) e seguire l'esempio di chi ha risolto il problema con la raccolta differenziata: comuni come Bellizzi e Padula, in provincia di Salerno, che riciclano oltre il 70% dell'immondizia”.
<b>Comuni ricicloni: 1127 in tutto il Paese</b>
E l'annuale lista delle migliori performance in materia di rifiuti. Quest'anno sono entrati in classifica ben <B>1127</B> comuni di cui <B>978</B> possono vantare una raccolta differenziata <B>superiore al 50%</B> (sono compresi: comuni superiori e inferiori ai 10mila abitanti, capoluoghi del Nord, del Centro e del Sud). C'è da dire che il “Premio”, impone ai comuni del nord sotto i diecimila abitanti il superamento della soglia del 50% per ridurre il numero dei premiati. Quest'anno si contano ben 761 comuni del settentrione con queste caratteristiche. Per i restanti premiati, il limite da superare è del 35%.
"Legambiente chiede una "Kyoto per i rifiuti": la raccolta differenziata serve per avviare al giusto trattamento tutta l'immondizia - spiega Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente –. E il giusto trattamento deve fare i conti con i cambiamenti climatici: il riciclaggio è il modo più efficace per ridurre i gas serra. Già oggi il riciclaggio dei materiali costituenti gli imballaggi (carta, metalli, vetro, plastica) ha ridotto del 10–15% le emissioni climalteranti in Italia. Anche il compostaggio è vantaggioso: permette la cattura al suolo della CO2 ed è almeno il 50% più efficiente dell'incenerimento nella riduzione delle emissioni. Lo smaltimento in discarica rimane la pratica più dannosa per l'ambiente. Per questo occorre contrastare in modo sempre più determinato il partito della discarica e del solo incenerimento".
Ma torniamo ai numeri. La regione <b>Veneto</B> la fa da padrona con quattro comuni <B>trevigiani</B> tra le prime 4 classificate dei comuni del Nord sopra i 10mila abitanti, che sono nell'ordine: <B>San Biagio di Callalta, Roncade, Preganziol, Carbonera</B>. A interrompere il primato veneto si piazza al quinto posto <b>Alzano Lombardo (BG)</B>, seguito da altri quattro comuni veneti e uno piemontese. Al <B>centro</B>, tra i comuni over 10mila, balza al primo posto il comune marchigiano di <b>Porto Sant'Elpidio (AP)</B> che interrompe il primato delle città toscane sebbene siano sette in classifica: <b>Capannori (LU), Piombino (LI) Colle di Val d'Elsa (SI), Scandicci (FI), Empoli (FI), Montespertoli (FI) e Monsummano (PT)</B>. Al <B>sud</B> è partita a due tra Campania e Sardegna: vince ancora <B>Bellizzi (SA)</B>, seguita da <b>Terralba (OR)</B> e <b>Mercato San Severino (SA)</B>.
Tra i comuni sotto i 10mila abitanti al nord è stesso risultato della top ten: strapotere del Veneto con 9 comuni nei primi dieci posti. <V>Vincitore assoluto Ceggia (VE)</B> seguito da <b>Giavera del Montello (TV)</B> e <B>Costigliole d'Asti (AT)</B>.
Al centro vince il piccolo centro di <b>Torano Nuovo</B> in provincia di Teramo, seconda posizione per <B>Sermoneta (LT)</B>, terzo per <B>Orsogna (CH)</B> e di seguito <B>Lenola (LT)</B> e <B>Sant'Egidio alla Vibrata (TE)</B>. Al sud vince il centro salernitano di <B>Padula</B>, incalzato da <B>Pimental (CA)</B> e <B>Rofrano (SA)</B>.
Premio "Start Up" per i comuni di Acquapendente (VT), Campofiorito (PA) e Musei (CA) che hanno attivato la raccolta domiciliare.
<b>Tra i capoluoghi di provincia</B> vince <b>Verbania</B> seguita da <b>Asti</b> e <b>Belluno</B>.
Tra le <b>grandi città</B> l'unica riciclona è <b>Torino con il 35,7%</B> di raccolta differenziata. <B>Troppo distanziate</B> (e non classificate) <B>Palermo, Napoli</B> e <B>Firenze</B>. Male anche Milano che, nonostante una percentuale di raccolta differenziata vicina al 30%, viene superata negli indici di gestione da Roma. Una percentuale, quella raggiunta dal capoluogo lombardo, che non è migliorata negli ultimi anni soprattutto perché non si è investito sulla raccolta dell'umido.
<b>I criteri di qualità di Comuni Ricicloni.</b>
Comuni Ricicloni, concorso nazionale di Ecosportello, da alcuni anni ha deciso di puntare l'obiettivo sulla qualità della gestione integrata dei rifiuti più che sulla sola percentuale di raccolta differenziata. Misurando cioè anche aspetti quali la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi (GPP-Green Public Procurement) da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio. Una serie di parametri che, fissata la soglia d'ingresso in base alla percentuale va a comporre un "indice di gestione" che decide vincitori e classifica.