Il mondo che verrà dopo il petrolio
Che cos'è che complica la visione ottimistica del carburante verde - da Le Repubblica del 27.07.2007
27 July, 2007
<b>Si dividono in due grandi gruppi derivati da organismi viventi o dai loro scarti
confronti L´etanolo brasiliano, ricavato dalla canna è più conveniente del mais americano
BRASILIA </b>
I colloqui avvenuti in occasione del recente vertice del G8+5, a Heiligendamm, hanno mostrato chiaramente che questioni come il cambiamento climatico, la crescita sostenibile, la disponibilità di fonti energetiche nuove e rinnovabili e il finanziamento dello sviluppo sono temi mondiali, sui quali è indispensabile ascoltare la voce dei Paesi del sud del mondo. Le nostre popolazioni, in fin dei conti, sono colpite in modo diretto da tutte queste problematiche, e inoltre è nei nostri Paesi che emergono proposte creative e innovatrici per affrontarle. L´apporto dei leader del Sudafrica, del Brasile, della Cina, dell´India e del Messico durante il vertice del G8 allargato rafforza l´importanza di approfondire un dialogo autentico tra il Sud e il Nord del mondo.
L´Africa interpreta un ruolo centrale in questo dibattito. Il continente nero sta attraversando una fase di profonde trasformazioni, che gettano le basi per un nuovo ciclo di stabilità politica e dinamismo economico. L´Africa è 53 Paesi, una gran quantità di risorse naturali e una popolazione giovane che aspira a realizzare pienamente le sue potenzialità di sviluppo e prosperità. Questa Africa, in cui mi sono recato cinque volte nel corso del mio primo mandato e che continuerò a visitare, sta rafforzando i suoi vincoli economici, commerciali e politici con il Brasile.
Nel Vertice Africa-Sudamerica, tenutosi nel 2005, e nelle due edizioni del Forum Brasile-Africa, abbiamo esplorato le molteplici potenzialità di questa collaborazione. I biocombustibili sono un fattore capace di far crescere qualitativamente questa alleanza.
Il Brasile vanta un´esperienza positiva, da oltre trenta anni, nella produzione di carburanti che oltre a garantire la sicurezza energetica apportano vasti benefici dal punto di vista economico, sociale e ambientale. La benzina miscelata con etanolo (25 per cento del totale) e l´utilizzo di alcol puro nelle automobili ibride ha consentito di ridurre del 40 per cento il consumo e le importazioni di combustibili fossili. Dal 2003 a oggi, abbiamo emesso 120 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno, dando il nostro contributo alla lotta contro il riscaldamento globale.
Le potenzialità delle biomasse, però, vanno al di là della semplice creazione di energia pulita e rinnovabile. L´industria dell´etanolo ha creato in Brasile 1,5 milioni di posti di lavoro, più altri 4,5 milioni nell´indotto. Il programma del biodiesel, che è ancora nella sua fase iniziale, dà già lavoro a più di 250.000 persone, soprattutto piccoli agricoltori che vivono in aree semiaride, generando profitti e contribuendo a prevenire l´esodo dalle campagne. I biocombustibili contribuiscono già ora a combattere la fame, garantendo introiti che consentono alle fasce povere della popolazione di comprare generi alimentari. La produzione dei biocombustibili non mette a rischio la sicurezza alimentare, perché interessa soltanto il 2 per cento dei nostri terreni coltivabili. Questi programmi scoraggiano migrazioni disordinate, attenuano il fenomeno del congestionamento delle grandi città e dell´emarginazione urbana e alleviano la pressione dei piccoli minatori e dei piccoli contadini sulle foreste primigenie.
L´espansione della coltivazione della canna da zucchero, inoltre, ha contribuito a recuperare zone di pascolo degradate, prive o quasi di potenzialità agricole.
Per tutte queste ragioni, i biocombustibili rivestono un´importanza speciale nei Paesi in via di sviluppo, perché offrono potenzialità smisurate in termini di creazione di posti di lavoro e di profitti, e di conseguenza una strada concreta per una crescita sostenibile, in particolare per quei Paesi che dipendono dall´esportazione di beni primari poco diffusi. Al tempo stesso, l´etanolo e il biodiesel aprono nuove strade per lo sviluppo, soprattutto nel campo dell´industria biochimica: sono alternative economiche, sociali e tecnologiche per Paesi economicamente poveri ma grandi come superficie e ricchi di terreni coltivabili.
Sono convinto che i biocombustibili dovranno costituire un elemento essenziale nella strategia planetaria per la difesa dell´ambiente. Accordi come quello firmato dal Brasile e dagli Stati Uniti, e come quello in corso di negoziazione con i Paesi europei, prevedono l´installazione di progetti triangolari, nell´America centrale, nei Caraibi e in Africa, capaci di mettere insieme la tecnologia brasiliana con le condizioni favorevoli, dal punto di vista climatico e dal punto di vista del suolo, di quelle regioni. Il governo e il mondo imprenditoriale brasiliano forniscono già adesso una cooperazione tecnica bilaterale per la produzione di alcol e biodiesel in Mozambico, nell´ambito di un programma basato su competenze brasiliane e finanziamenti britannici. È un´iniziativa replicabile in tutta l´area dell´Africa subsahariana.
I biocombustibili possono essere utili ad un mondo alla ricerca affannosa di soluzioni al problema del degrado dell´ambiente e della crescita del costo dell´energia. I biocombustibili offrono una speranza ai Paesi poveri, perché mettono d´accordo crescita economica, inclusione sociale e difesa dell´ambiente. Queste fonti energetiche rappresentano quindi un prezioso alleato nella lotta contro l´instabilità sociale e politica, contro la violenza e contro le migrazioni disordinate.
Ma questa rivoluzione potrà avvenire solo se i Paesi ricchi apriranno i loro mercati a quelli più poveri, eliminando i sudditi all´agricoltura e gli ostacoli all´importazione dei biocombustibili.
Tutti avranno da guadagnarci. I Paesi in via di sviluppo potranno creare posti di lavoro per le fasce di popolazione più emarginate e valuta per dinamizzare l´economia. I Paesi industrializzati potranno avere accesso a fonti energetiche pulite a prezzi competitivi, invece di investire in costose innovazioni per rendere meno inquinanti i combustibili convenzionali.
La creazione di un rigoroso sistema di certificazione in materia di biocombustibili, rinforzato da accordi multilaterali e dal consenso dell´opinione pubblica, contribuirà a difendere l´ambiente e a garantire condizioni di lavoro dignitose.
I biocombustibili offrono al genere umano una strada per raggiungere una prosperità generalizzata, senza lasciare indietro nessuno e senza ipotecare il futuro delle nuove generazioni. Questo è il messaggio che porterò alla Conferenza mondiale sui biocombustibili, che il Brasile sta organizzando per il 2008. Il Brasile e l´Africa, insieme potranno contribuire a plasmare una soluzione realmente globale, giusta e duratura ad alcune delle principali sfide del XXI secolo.
(*) Luiz Inácio Lula da Silva, presidente della Repubblica Federale del Brasile. (copyright IPS)(Traduzione di Fabio Galimberti)