I biglietti Atm urbani restano a 1 euro
Per il vice sindaco De Corato mantenere il biglietto a 1 euro era nel programma elettorale. La Provincia propone uno sconto sugli abbonamenti extra-urbani per agevolare i cittadini lavoratori che si dirigono in città ogni giorno
07 September, 2007
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
Non ci sarà alcun aumento sui biglietti urbani del trasporto pubblico milanese che continueranno a costare 1 euro. Lo ha deciso Palazzo Marino che ha congelato le tariffe mettendo per iscritto che il costo del biglietto urbano resta di 1 euro. Un congelamento di tariffe che costerà all’Azienda di trasporto milanese, e quindi ai contribuenti dal momento che il Comune di Milano è azionista unico al 100%, circa 3 milioni di euro.
L’Assessore milanese ai trasporti Edoardo Croci ha dichiarato che senza questo intervento del Comune l’aumento del biglietto urbano sarebbe stato automatico. Invece sulle tratte extraurbane i rincari non potevano evitarsi “perché le tariffe sono regolate attraverso il meccanismo del Sitam, il sistema integrato trasporti dell'area milanese”.
“Il mantenimento del costo del biglietto a 1 euro - ha sottolineato il <b>vicesindaco De Corato</b> - era parte del programma elettorale. Con questa decisione inoltre confermiamo che, anche in vista dell'avvio della pollution charge, il trasporto pubblico per l'amministrazione è strategico”.
Da parte sua la Provincia di Milano propone di ridurre del 25% gli abbonamenti sulle tratte extraurbane al fine di andare incontro a quei cittadini lavoratori che si dirigono ogni giorno a Milano. Un intervento sostenuto economicamente dalla Provincia che metterebbe a disposizione tra i 3 e i 4 milioni di euro. Le proposte della Provincia saranno illustrate prossimamente all’Atm per renderle operative dal 1 gennaio 2008.
“Gli incentivi sono il primo passo verso il biglietto unico» ha detto <b>Filippo Penati</b>, presidente della Provincia, che ha anche appoggiato “una detrazione fiscale del costo degli abbonamenti per andare al lavoro, così come avviene per le spese sanitarie