Berlusconi frena sul ticket. «Ma niente liti con la Moratti»
dal Corriere della Sera del 11/09/07
12 September, 2007
Vertice a Arcore. «Non possiamo mettere una tassa mentre attacchiamo Prodi sul fisco. Meglio chiudere il centro»
Il ticket, a Berlusconi, proprio non va giù. Il leader della CdL ha ribadito ieri le sue perplessità ai dirigenti milanesi e lombardi, che lo hanno incontrato ad Arcore. E, subito dopo, è stata la volta del sindaco Letizia Moratti con la quale l'ex premier ha usato toni morbidi, «perché non voglio litigare con Letizia ».
E dunque. La coordinatrice regionale Maria Stella Gelmini, gli onorevoli Maurizio Lupi e Luigi Casero, l'assessore regionale Giancarlo Abelli sono stati ricevuti nel giardino di Villa San Martino, dove stavano godendosi il sole settembrino la mamma di Berlusconi, Rosa ( in forma dopo i problemi di salute avuti durante l'estate), e la figlia Marina. Il sindaco è arrivata sola, dopo le 18, e l'incontro con Berlusconi è stato a quattr'occhi.
Il senso del vertice, lo aveva anticipato il Cavaliere ai sui precedenti interlocutori: «Il ticket non mi convince, ma non voglio avere problemi con il sindaco». Di qui la necessità di trovare i modi giusti per elencare i dubbi. Le perplessità di Berlusconi? Come riferiscono i dirigenti che lo hanno incontrato, la prima è di natura strettamente politica: «Nel momento in cui attacchiamo Prodi sul tema della fiscalità, non possiamo applicare proprio noi una tassa, che tra l'altro andrebbe a colpire indiscriminatamente tutti ». Punto secondo: «Se davvero stiamo facendo una manovra contro lo smog, rischiamo di introdurre il principio in base al quale chi paga può inquinare». Punto terzo: «Siamo sicuri che questo tipo di provvedimento sia efficace? Forse si potrebbe pensare alla chiusura totale di una zona della città, magari quella centrale».
Insomma: non ci siamo. Già da diversi mesi Silvio Berlusconi storce il naso ogni volta che qualcuno gli parla del ticket antismog. Il Cavaliere aveva ribadito le sue perplessità ai dirigenti milanesi e lombardi che, settimana dopo settimana, sono andati in processione ad Arcore a sottoporgli dubbi e preoccupazione per le conseguenze che l'iniziativa potrebbe avere anche in termini di consenso elettorale.
Forza Italia, a sua volta, si è fatta scudo di Berlusconi per mettere in guardia la Moratti. E, se è vero che Berlusconi non vuole litigare con la Moratti, vale anche il contrario: tant'è che, dieci giorni fa, il sindaco aveva spontaneamente annunciato il rinvio della partenza del ticket, che inizialmente avrebbe voluto imporre dal 15 ottobre. In quella data, in realtà, ci sarà soltanto una sorta di pre-collaudo, durante il quale verranno testati il programma software che dovrà controllare le targhe delle auto in entrata e in uscita dai varchi, l'impatto su circolazione e parcheggi, l'efficacia dei controlli affidati ai vigili urbani.
«Abbiamo semplicemente chiesto — torna a ripetere la coordinatrice regionale Maria Stella Gelmini — di valutare la questione delle tariffe e partire con la sperimentazione solo quando si è trovata la soluzione più adatta». La questione delle tariffe, poi, è strettamente legata a quella dei residenti: da più parti all'interno della maggioranza, infatti, si sollecita l'esclusione dei milanesi dal pagamento della tassa antismog. Altri, più modestamente, si accontenterebbero di sconti e agevolazioni «sensibili».
La partenza vera e propria, a questo punto, viene fatta slittare a gennaio. A meno di altri dubbi e incidenti di percorso.