Nella Torino del futuro 5 linee Rer
L´Agenzia per la mobilità ha anticipato al ministro il programma da realizzare entro il 2012. Il modello è quello della Rer francese in modo da collegare velocemente l´area metropolitana. Un treno ogni venti minuti per collegare l´hinterland. Il metrò arriverà a piazza Bengasi - da La Repubblica del 25.09.2007
25 September, 2007
<b>Paolo Griseri</b>
Una rete ferroviaria che colleghi l´hinterland al centro di Torino, sul modello della Rer parigina. Il progetto, messo a punto dall´Agenzia torinese per la mobilità, verrà presentato ufficialmente a novembre, alla presenza del ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Ma ieri è stato illustrato ieri in anteprima al ministro Antonio Di Pietro, che ha approfittato della sua visita torinese per annunciare la presentazione «entro metà ottobre della proposta di progetto definitivo per la Torino_Lione». Una soluzione che verrà successivamente valutata dall´Osservatorio tecnico e dalla Conferenza dei servizi. L´obiettivo della Rer torinese è illustrato da Giovanni Nigro, presidente dell´Agenzia torinese per la mobilità: «Prevediamo di far passare un treno ogni venti minuti che colleghi tutta l´area metropolitana, da Trofarello a Rivarolo». Per realizzare la rete sono necessari lavori di raddoppio delle ferrovie esistenti, la creazione di nuove stazioni lungo il passante ferroviario e l´interramento dei binari, come accadrà a Nichelino. Un piano che si chiamerà «Sistema ferroviario metropolitano» e che prevede la creazione di cinque linee che si aggiungeranno a quella della metropolitana torinese. Per quest´ultima Bresso e Chiamparino hanno ottenuto ieri da Di Pietro l´impegno a erogare i 200 milioni necessari al prolungamento da Lingotto a piazza Bengasi.
Il progetto della Rer torinese potrebbe essere completato entro il 2012. Prevede nella prima fase, la realizzazione di tre importanti interventi: il raddoppio della tratta Sangone-Pinerolo, primo passo per il completo raddoppio dell´attuale linea tra Torino e Pinerolo; la connessione della Torino-Ceres al passante in concomitanza della stazione Dora; la realizzazione o il potenziamento di una serie di stazioni lungo il passante che lo trasformino, di fatto, in una linea aggiuntiva di metropolitana. Dovranno così essere adeguate le stazioni di Zappata (all´altezza di largo Orbassano), Dora, Rebaudengo e Stura. Dovrà essere realizzata la nuova stazione di Grugliasco (per servire la cittadella universitaria e la nuova città della salute) mentre verrà realizzato un nuovo collegamento tra il passante e l´ospedale San Luigi di Orbassano. Opere del valore complessivo di 300 milioni di euro per le quali gli enti locali si sono impegnati a spendere un terzo, chiedendo il rimanente a Di Pietro.
Il ministro ha approvato il progetto che dovrebbe rendere il centro cittadino raggiungibile in non più di 45 minuti dalle località dell´hinterland. Sui finanziamenti immediati gli impegni del ministro riguardano il prolungamento della linea uno della metropolitana: «Tutto è pronto per portare il progetto al Cipe», ha detto il ministro aggiungendo che «i finanziamenti ci sono. manca solo un parere tecnico di un altro ministero». I finanziamenti sono i 200 milioni necessari a realizzare la tratta. In un secondo tempo giungerà il via libera anche per il prolungamento a ovest, quello tra Collegno e Cascine Vica. Nessuna decisione è stata presa invece per quanto riguarda il progetto di giungere fino a Rivoli.
Gli impegni di Di Pietro non hanno riguardato solo l´area torinese. È tuttora in alto mare il progetto del Terzo valico con la Liguria, passaggio fondamentale per la direttrice Genova-Rotterdam, anche se Di Pietro ha confermato la volontà del governo di andare avanti nel progetto. Più concrete le possibilità di realizzare il nodo ferroviario di Novara, passaggio fondamentale per completare il collegamento ferroviario ad alta velocità con Milano e la linea veloce per Malpensa. «Per realizzare le grandi infrastrutture - ha spiegato Mercedes Bresso - è necessario risolvere innanzitutto i problemi di attraversamento dei centri urbani». «Sul nodo di Novara - ha aggiunto l´assessore ai trasporti Daniele Borioli - la Regione è pronta a fare la sua parte insieme agli altri soggetti coinvolti. Non escludiamo forme di finanziamento che coinvolgano anche i privati». In questo modo i cantieri del nodo di Novara dovrebbero partire nel 2009. Si prevede l´intervento delle Ferrovie Nord Milano per il collegamento con Malpensa e della Satap per la realizzazione di un parcheggio di interscambio tra autostrada e ferrovia al servizio dell´aeroporto. Dovrebbero essere superati anche gli ostacoli che impedivano la progettazione dei lavori di ammodernamento dell´autostrada Torino Milano nel tratto tra Greggio e il capoluogo lombardo. Nelle prossime settimane si dovrebbe infatti rinnovare la concessione governativa alla Satap.
Un capitolo a parte merita il progetto, a lungo accarezzato ma mai finora realizzato, della tangenziale est di Torino. «Su questo punto - ha detto Bresso - sarà necessario coinvolgere le società autostradali con il sistema tradizionale della concessione». Nei prossimi mesi, sulla base dei flussi di traffico attesi, si partirà dunque con uno schema di società mista pubblico/privato e di project financing. Poi sarà la volta dei progetti e dell´eventuale apertura dei cantieri.