Tre metri sotto terra
Prendono piede le isole ecologiche interrate. Per migliorare la raccolta differenziata, per sgomerare le strade da ingombranti (e antiestetici) cassonetti. E chissà che prima o poi non possano servire per l'applicazione puntuale della tariffa...
26 September, 2007
Sergio Capelli
Inodori, quasi invisibili, tecnologiche.
Queste le tre caratteristiche principali delle nuove isole ecologiche interrate che Rozzano (MI) e Torino presentano pressochè contemporaneamente.
Badge torinesi o chiavette elettroniche milanesi, poco cambia: potranno utilizzare le isole solo gli aventi diritto, ovvero gli inquilini dei caseggiati prossimi agli impianti.
Qualche differenza in più nelle modalità: a Rozzano ci sarabbo bocche per il conferimento di tutte le frazioni, mentre a Torino Si potranno conferire nelle isole ecologiche interrate solo l'indifferenziato e l'organico (carta, plastica, vetro e metallo continueranno ad essere raccolti con cassonetti stradali o, nelle zone raggiunte dal servizio, con la modalità del porta a porta).
In entrambi i casi si tratta di "sperimentazione": a Rozzano il nuovo sistema di raccolta (inaugurato il 30 settembre) coprirà solo il quartiere di Alboreto; a Torino si ianugurano solo 6 isole, in grado di servire 150 alloggi l'una. Ma "Nei prossimi anni aumenteranno di numero - spiega Maurizio Magnabosco, amministratore delegato Amiat -. Io sono favorevole a realizzarne 50-60 l’anno, via via che il servizio di raccolta differenziata punterà verso il centro»
Cappotti da uomo