Se il manager sgomma nelle vie riservate al bus
Pronti i tagli al permesso viola diventato status symbol - da La Stampa del 24.10.2007
24 October, 2007
<b>Emanuela Minucci</b>
Uno di loro è Luciano Moggi. Pare che lo esibisse con malcelato orgoglio sul cruscotto della sua Thesis. «Era contento di poter sgommare sin davanti al Cambio - raccontano un po’ disgustati alla Divisione parcheggi del Comune - ma anche di andarsene su e giù disturbato nell’isola pedonale della Crocetta».
Tanto lui, come altri 2000, privilegiatissimi e intoccabili torinesi, poteva e può farlo, al riparo dal blocchetto dei vigili. Motivo? E’ in possesso del mitico «permesso viola», quello che secondo l’ordinanza di Palazzo civico dà la possibilità agli automobilisti di entrare ovunque dove per gli altri è vietato: nella Ztl, nelle isole pedonali, nelle vie riservate al mezzo pubblico. Dappertutto, insomma. Ovunque possa arrivare un mezzo con quattro ruote, foss’anche davanti al portone di Palazzo Reale.
E chi può aggiudicarsi questo magico «apriti sesamo» del traffico torinese? Tutti coloro che davvero ne hanno bisogno (dalla polizia ai magistrati sino a chi vive sottoscorta), ma anche una buona dose di privilegiati tout-court, e non ci riferiamo soltanto ai consiglieri comunali e la giunta (che spesso hanno a disposizione anche i buoni taxi e le auto blu e magari potrebbero dare il buon esempio raggiungendo il Comune in bici o a piedi) e i direttori della «cupola» del Codir di Palazzo civico. In quella lista protetta da una cortina di mistero - ieri Michele Coppola di Forza Italia, firmatario di un’interpellanza in merito, ha tentato inutilmente di accedervi - ci sono anche nomi lontani anni luce dal diritto di possederlo. «E’ duro da ammettere - ha spiegato tempo fa l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero (che viaggia spesso e volentieri in tram) - ma questo pass è diventato una specie di status symbol. E io voglio dargli una bella sforbiciata». Peccato che a questo buon proposito per ora non sia seguito nulla. E’ forse questo il motivo per cui ieri Coppola (Fi) e Angeleri dell’Udc hanno presentato un’interpellanza in merito chiedendo all’assessore se non troverebbe opportuno in tempi di «limitazioni drastiche del traffico e misure sempre più restrittive per la Ztl a causa dello smog» procedere a una bella sforbiciata a questi pass. «Non c’è super-manager in arrivo a Torino - spiega semiserio il direttore della Viabilità Biagio Burdizzo - che per prima cosa non chieda il famoso permesso viola: è davvero un oggetto dl desiderio». Vallo però a raccontare ai cittadini che hanno un motore Euro 1 e non possono più neanche circolare a Barriera di Milano.