Firenze: indetto referendum popolare sulla tramvia il 17 febbraio
Consegnate 15 mila firme scatta la consultazione . Due i quesiti, per bloccare le costruende linea 2 e 3. Per la sua realizzazione dovrebbero essere abbattute decine di alberi. Gli ambientalisti chiedono un nuovo progetto ma non si schierano per ora sul referendum promosso da un consigliere comunale Udc
13 November, 2007
<font size="1"><b><i>Sergio Capelli</i></b></font>
Era cominciato tutto con il "Barone Rampante", al secolo Antonio Laganà. Per difendere gli alberi di via Morgagni ci si era arrampicato e ci era rimasto per una settimana.
L'iniziativa aveva portato l'attenzione dei fiorentini (ma non solo, anche alcuni deputati hanno fatto visita al "Barone") la vicenda della linea 3. Un progetto per la cui realizzazione si abbatteranno decine di alberi su viale Morgagni. La protesta ha avuto un riscontro, nonostante l'abbattimento di una decina di fusti. "Sostituiremo 126 delle complessive 165 piante di via Morgagni" affermano dal Comune, ma gli ambientalisti, consci del fatto che sono previsti più di un migliaio di abbattimenti su entrambe le linee, non si fermano: "Gli alberi possono essere salvati modificando il progetto: realizzando una zona a traffico limitato e eliminando una delle due corsie per il traffico privato", suggeriscono Italia Nostra, Wwf, Legambiente a Firenzeinbici.
La battaglia ora si sposta anche sulla seconda linea tramviaria. nfatti prima e dopo la vicenda del Barone Rampante, un consigliere comunale dell'Udc ha promosso una richiesta di referendum. Una raccolta firme dal successo insperato (15mila firme in meno di due mesi) apre scenari nuovi: un referendum popolare contro le due linee tramviarie 2 e 3 , che si terrà il 17 febbraio. Il referendum avrà valore consultivo, e appare difficile che possa bloccare i lavori che a livello preliminare sono già cominciati.
Ma il Comune ha dovuto indire il referendum, imposto dal suo regolamento. E il sindaco e il Pd sembrati intenzionati a mobilitare i cittadini per il si alle linee tramviarie.
E intanto la procura indaga sugli alberi già abbattuti: vuole accertare se esisteva qualche vincolo