\'Al voto per il ticket\'
Albertini: il referendum si terrà in autunno
20 January, 2004
Sul ticket d\' ingresso, milanesi alle urne il prossimo autunno. Li chiama il sindaco, che rilancia la sua proposta e per la prima volta mette una data al referendum consultivo sull\' idea che da sei mesi gli frulla in testa: i non residenti che raggiungono la città con la loro auto dovranno pagare una tassa. Di consultazione da tenere tra settembre e ottobre, Gabriele Albertini ha parlato in modo esplicito ieri mattina, mettendo fine al lungo — e criticatissimo — silenzio dietro cui si era trincerato in questi drammatici giorni di emergenza smog. L\' idea del ticket dalla scorsa estate è allo studio di un gruppo di esperti insediati dal sindaco: sono i tecnici dell\' Agenzia per la mobilità, supportati da un\' agenzia inglese, la stessa che si è occupata di come introdurre la tassa d\' ingresso a Londra. Albertini annuncia che i risultati dello studio arriveranno in primavera: «Tra marzo e aprile». Poi «se il parere sarà positivo, potremmo considerare matura l\' ipotesi del ticket e quindi prevedere una consultazione cittadina». Adesso c\' è anche la data: «Con tutta probabilità in autunno». Albertini sa che la proposta della tassa d\' ingresso ha incontrato finora più perplessità che consensi. Sa soprattutto che il ministro dell\' Ambiente Altero Matteoli è contrario, però si fa forte del parere favorevole espresso qualche giorno fa un altro ministro, il «suo» ex assessore Girolamo Sirchia. E tanto gli basta. «All\' inizio — spiega il sindaco — c\' era l\' ostilità di tutti, ma ora sento che molti si associano alla mia idea». Insomma, sarebbero venuti meno «gli atteggiamenti basati sul pregiudizio ideologico, quasi religioso, sicuramente poco pragmatico; del resto chi paga un pedaggio autostradale non pensa certo di entrare nel Medioevo…». Ma dalle opposizioni arrivano bordate. Che riguardano soprattutto la decisione di sottoporre la proposta a referendum. «Visione miope — accusa il gruppo consiliare dei Ds — perché su una questione così rilevante per l\' intera area metropolitana non è pensabile che possano intervenire e decidere soltanto i residenti di Milano: occorre una strategia coordinata che coinvolga tutti i comuni della provincia». E ancora: «Ci meraviglia che lo strumento referendario, sbeffeggiato, svilito e ostacolato proprio dal sindaco quando era stato promosso dai cittadini, lo si voglia usare oggi proprio contro i comuni dell\' hinterland». Il riferimento è al referendum Aria pulita che l\' anno scorso Albertini decise di far svolgere in un sabato di giugno, con la città semivuota. Fra i suoi promotori c\' era l\' Osservatorio di Milano, che ora accoglie l\' ultima uscita del sindaco con una proposta provocatoria: «Il referendum sul ticket d\' ingresso si tenga il prossimo 30 giugno, che tra l\' altro quest\' anno cade di domenica…». È duro anche il giudizio di Sandro Antoniazzi. «Albertini — dice il capo dell\' opposizione a Palazzo Marino — è ormai entrato in una parabola discendente, la sua pretesa di governare la città senza interloquire con gli altri livelli istituzionali, lo sta indebolendo; adesso tenta di usare il referendum per rimettersi in pista confidando ancora una volta negli elettori». «Trovo antipatica — aggiunge il consigliere della Margherita Alberto Mattioli — l\' idea di chiedere ai milanesi di esprimersi su un tributo che dovrebbero pagare i non residenti». Il ticket, conclude la verde Milly Moratti, è una «misura antistorica: non risolve il problema alla radice e colpisce i ceti più deboli, riducendo il loro diritto di entrare in città». FAVOREVOLI/ LUCIANO PIZZETTI (ds) \"È uno strumento che può servire, ma non da solo. Altrimenti diventerebbe solo un ulteriore impedimento alla libera circolazione\" MASSIMO CORSARO (an) \"È quantomeno curioso che un cittadino lombardo debba pagare per accedere in uno dei 1500 Comuni della sua regione. Sarebbe una nuova gabella\" CONTRARI/ CARLO SANGALLI \"Il 90 per cento del traffico in arrivo è operativo. Il ticket quindi sarebbe un\' altra tassa, senza avere la capacità di diminuire il numero delle auto\"