“Il secondo inceneritore si faccia a Settimo”
Il sito indicato da uno studio di esperti - da La Stampa del 18.12.2007
21 December, 2007
<b>ALESSANDRO MONDO</b>
La notizia era attesa: talmente attesa che nei giorni scorsi due lettere minatorie erano state preventivamente inviate ad Aldo Corgiat. Né mancherà di suscitare altre polemiche. Il Comune di Settimo Torinese è il più idoneo ad ospitare il secondo termovalorizzatore a servizio della zona nord della Provincia, sbaragliando la concorrenza - si fa per dire - di Ivrea e Rivarolo.
Lo dicono le oltre mille pagine dello studio di localizzazione dell’impianto, frutto della minuziosa comparazione tra i siti. L’analisi, commissionata a un pool di esperti dall’Associazione d’ambito per il governo dei rifiuti, sarà presentata nei prossimi giorni e segue una metodologia che ricalca quella utilizzata per comparare i 39 siti del Pinerolese candidati ad ospitare la futura discarica. In quel caso la scelta, seguita da intimidazioni contro Paolo Foietta, presidente Ato, cadde su Buriasco. L’inceneritore da 229 mila tonnellate l’anno, invece, punta senza esitazioni su Settimo Torinese.
Perché Settimo? Perché l’area industriale Pirelli (ex-Ceat), con i suoi 80 ettari, ha ottenuto il punteggio più alto nelle graduatorie basate su tematiche diverse. «Quadro programmatico»: presenza di vincoli nell’area interessata, coerenza con gli strumenti di programmazione. «Quadro progettuale»: accessibilità, riqualificazione aree industriali, approvvigionamento idrico. «Quadro ambientale»: idrogeologia, flora e fauna, riduzione emissioni in atmosfera, salute-pubblica, ricadute socio-economiche, paesaggio, rumore, elettromagnetismo, traffico... Graduatorie e punteggi basate su complessi modelli matematici.
La sintesi dei risultati assegna 125,7 punti a Settimo contro i 94,5 di Rivarolo Canavese e i 91,7 di Ivrea. Voce per voce, il responso è sempre lo stesso: «Il sito ritenuto maggiormente idoneo è quello di Settimo». Giudizio ribadito anche dopo aver rimescolato i punteggi: la prova del nove per avere la certezza che i conti tornino. Solo nella graduatoria ambientale Ivrea ottiene un valore leggermente più alto. Differenza minima, che non influenza la valutazione complessiva.
Questo non significa che i giochi siano chiusi. Come spiega Foietta, preso in contropiede dalla divulgazione dello studio, «questo lavoro dovrà essere illustrato al nostro Cda»: «Superato tale esame, sarà accolto e deliberato in via preliminare». Garantito il coinvolgimento dei cittadini. «Solo allora procederemo alla scelta definitiva», conclude Foietta. Ma la strada è tracciata.