Borgofranco punta sull’energia alternativa
Materiali per i pannelli solari nell’area dell’ex Novelis. Alla fine del primo anno 300 megawatt di celle: il fabbisogno nazionale. Presentato il progetto al Lingotto: 430 milioni di euro d'investimento, 330 lavoratori occupati - da La Stampa del 23.12.2007
28 December, 2007
<b>Giampiero Maggio</b>
L’obiettivo è ambizioso: trasformare il Canavese nella punta di diamante, in Italia, nello sviluppo del settore fotovoltaico e nella rivoluzione energetica.
A Borgofranco, nell'area ex Novelis, la Silfab, azienda pioniera in questo settore, aprirà uno stabilimento in grado di produrre, già nel 2009, duemilacinquecento tonnellate di polysilicon di grado solare di alta qualità, destinato prevalentemente alla realizzazione di pannelli solari. Se così fosse, già la sola produzione nel suo primo anno di vita garantirebbe 300 megawatt di celle fotovoltaiche, coprendo dunque il fabbisogno nazionale. L'obiettivo, per l'anno successivo, è raddoppiare la produzione.
Lo stabilimento (costo dell'investimento, 430 milioni di euro) nascerà nell'area dimessa dell'ex Novelis, fabbrica che ha chiuso i battenti un anno fa causando la perdita di lavoro per più di duecento persone e impiegherà, secondo le prime stime, circa 330 persone. «È il primo passo in Italia in questo settore - dice l'amministratore delegato Silfab, Franco Traverso - con caratteristiche innovative e competitive di rilievo internazionale: l'industria fotovoltaica italiana otterrà celle ad alta efficienza e a prezzi competitivi».
Il progetto è stato presentato al Lingotto di Torino. Andrea Bairati, assessore regionale alle Politiche per l'innovazione, è soddisfatto: «Per la prima volta, in Piemonte, nasce una realtà produttiva che investirà in un settore strategico come quello della produzione di silicio. La soddisfazione è doppia perché questo avviene in Canavese, territorio che, ancora una volta, dimostra grandi capacità attrattive e di possedere aree, strutture, infrastrutture e risorse umane importanti». Il progetto Silfab, ha ricordato l'assessore provinciale al Lavoro, Giuseppina De Santis, deve avere le necessarie autorizzazioni: «Faremo il possibile perché in breve tempo arrivi un parere favorevole».
Le aspettative nel Canavese sono alte. L’area deve essere recuperata e bonificata attraverso un'attività produttiva a elevata sostenibilità ambientale, con un piano industriale innovativo e con la garanzia di occupazione. Perché, pur trattandosi di un progetto innovativo, è soprattutto importante per la questione occupazionale: «250 lavoratori sono in mobilità lunga - spiega il sindaco del paese, Vincenzo Baruzzi -: dovranno essere impiegati nel nuovo stabilimento. Non possiamo perdere questa opportunità». L'insediamenti di Silfab a Borgofranco dovrebbe avvenire nel corso del 2008. Numerose aziende ed enti hanno puntato l'occhio sul progetto di Borgofranco. Il Politecnico di Torino ha già dato la propria disponibilità a collaborare sul fronte della ricerca e della formazione.