EcoBresso
La Regione alla rincorsa dell’autonomia energetica: “Un dovere per tutti, anche per le aziende private” - da La Stampa del 29.12.2007
04 January, 2008
<b>Maurizio Tropeano</b>
Cherasco, Cuneo: la prima casa «passiva» finanziata con il contributo della Regione permette di ridurre da 3000 euro a 300 euro l’anno le spese per il riscaldamento e l’elettricità. Borgofranco d’Ivrea, Torino: nasce la prima filiera italiana del Fotovoltaico. Il progetto Silfab prevede investimenti per 420 milioni di euro, 200 posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti. La regione ci mette 7,5 milioni di incentivi in base all’applicazione del primo contratto d’insediamento. E ancora fondi regionali per finanziare i progetti che trasformeranno le cacche dei maiali e le biomasse di scarto in energia pulita. Scene di un futuro possibile su cui la giunta Bresso scommette investendo 300 milioni di fondi dell’Unione europea. «Il 2008 - annuncia la presidente Mercedes Bresso nella conferenza stampa che chiude il 2007 - sarà l’anno dell’energia».
L’obiettivo finale è di arrivare nel 2030 all’autonomia energetica anche dal punto di vista del «made in Piemonte» cioè delle tecnologie e dei materiali per realizzare l’energia pulita. Ancora Bresso: «Vogliamo avviare il processo per sviluppare energie rinnovabili e trasformare quelli che oggi sono costi derivanti dall’importazione di petrolio e gas in risparmi e occasioni di sviluppo, crescita e creazione di posti di lavoro».
La giunta Bresso ci mette i soldi, tanti - «siamo la regione d’Europa che investe di più nel settore delle energie rinnovabili» - ma chiede anche al sistema delle imprese di fare la sua parte. L’assessore all’Innovazione, Andrea Bairati, e quello all'Ambiente, Nicola De Ruggiero, hanno finito di realizzare il censimento delle aziende che operano nel settore. Il risultato? «Eolico a parte - spiega Bairati - ci sono in tutto il Piemonte un migliaio di aziende che operano nel settore e che producono pezzi di materiali che fanno parte della filiera. Adesso dobbiamo fare il salto di qualità e cercare di costruire la filiera».
La Regione ha individuato lo strumento dei contratti d’insediamento - che prevedono incentivi economici alle imprese italiane e straniere che vengono ad investire in Piemonte - come strumento per attrarre aziende per produrre attrezzature e materiali «perché non vogliamo solo raggiungere l’indipendenza energetica ma vogliamo farlo senza dipendere dalle tecnologie tedesche o di altre regioni», continua Bresso. Il primo esempio è quello di Borgofranco d’Ivrea dove Franco Traverso con la Silfab punta a realizzare, in un’area industriale dismessa, la filiera del fotovoltaico compresa la produzione di materia prima, le noci di polisilicone.
A parte i finanziamenti il «compito della Regione - spiega la presidente - sarà quello di stimolare la domanda di energia pulita». Si parte così dal nuovo ospedale di Verduno che sarà il primo ad essere alimentato con energia pulita. La progettazione è stata rivista in corso d’opera e servirà anche per la realizzazione degli altri ospedali. E poi l’auto solare: a maggio sarà sperimentato il prototipo del Politecnico e del centro ricerche Fiat. A Balangero, nella vecchia miniera amiantifera, sarà testata la possibilità di utilizzare i siti esauriti come luoghi dove produrre energia.
L’occasione per fare la sintesi di questi sforzi e per lanciare una campagna di mobilitazione che coinvolga amministrazioni pubbliche, imprese, cittadini e artigiani saranno gli stati generali dell’energia che si apriranno il 21 marzo a Torino. Il problema, infatti, è di «superare l’inerzia di progettisti, commercialisti, artigiani», spiega De Ruggiero. Un lavoro difficile visto che «i corsi di formazione professionale che organizziamo nel campo del risparmio energetico vanno deserti», spiega l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero.
Angelo Burzi, capogruppo di Forza Italia commenta: «L’accento posto dalla Bresso sulle energie rinnovabili è ampiamente condivisibile. Come in molti altri casi, dalla Tav alle infrastrutture ci auguriamo che si passi dagli annunci ai fatti concreti».