La Margherita ai comitati che sfileranno «Apriamo un dialogo sull´inceneritore»
26 January, 2004
Domani ci sarà un corteo contro l´inceneritore. E ieri il gruppo municipale della Margherita ha invitato i contestatori al dialogo. Con critiche ai partiti che in qualche modo sostengono la protesta. «Siamo stupiti nel vedere che esistono ancora agitatori professionisti di folle che da Nord a Sud, da Volpiano a Gerbido, spaventano i cittadini con notizie anche infondate», scrive la Margherita. Definendo «curioso» l´approccio di Rifondazione comunista all´elaborazione del programma provinciale: «O Rc non sa come rinunciare al confronto programmatico, vista la significativa apertura dimostrata nei suoi confronti dall´Ulivo e dal candidato presidente (dopo il manifesto contro Chiamparino, la mozione in provincia contro la Bresso, ora anche le manifestazioni contro il termovalorizzatore); oppure, più semplicemente, intende alzare il prezzo politico dell´eventuale accordo». Il movimento cui appartiene il vice sindaco Marco Calgaro, attacca anche An, chiedendole di uscire dall´equivoco. Domanda: «È d´accordo con il suo vice Ministro (Ugo Martinat, ndr) che vuole costruire gli impianti, o si accontenta di cavalcare il malumore?». Secondo gli esponenti della Margherita, «la proposta dell´onorevole Ghiglia di realizzare gli inceneritori lontano dai centri abitati, non ha senso». Non solo per i maggiori costi e per il maggior inquinamento derivante dal trasporto dei rifiuti in luoghi distanti da quelli in cui sono prodotti, «ma perché le affermazioni di Ghiglia lasciano supporre che gli impianti inquinino». Se così fosse - afferma la Margherita - «non vorremmo che strutture di quel tipo fossero realizzate né vicino, né lontano dai centri abitati, perché gli effetti di un possibile inquinamento avrebbero ricadute non solo prossime alla localizzazione dell´impianto». Al contrario, sono sempre parole del gruppo del vice sindaco, «gli impianti che vogliamo devono fornire le massime garanzie di sicurezza e avere le caratteristiche della migliore e recente tecnologia, come quelli, per esempio, in funzione da anni a Milano e Brescia». Conclusione: è tuttavia opportuno che i Comitati rivendichino un ruolo nel controllo dei processi di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, «soprattutto per garantire la trasparenza e la sicurezza delle scelte».