Rifiuti campani nel torinese: per ora no
L'Ato contraria a smaltire l'immondizia campana in provincia. Ma è un "no" condizionato: se arriva un'ordinanza specifica da Roma la posizione cambierebbe. La Giunta regionale rilancia l'invito agli enti locali: "disponibilità e senso dello Stato"
16 January, 2008
Anche l'Ato dice no ai rifiuti campani. L'Associazione d'Ambito torinese per il governo dei rifiuti si è espressa contrariamente all'eventualità di ricevere sul territorio provinciale una seppur minima parte dell'immondizia di Napoli.
Un "no" che però resta condizionato: di fronte a misure straordinarie messe in campo dal Governo nazionale l'associazione è pronta a riconsiderare la sua posizione. Per far cambiare idea all'Ato dovrebbe dunque arrivare da Roma una specifica ordinanza che vincoli gli enti locali ad accettare i rifiuti nelle proprie discariche.
Nel testo che l'Associazione ha diffuso al termine di un incontro svoltosi a Palazzo Civico con i Comuni e i Consorzi, si riconosce comunque "la legittimità" della posizione del Comune di Torino, pronto ad accogliere i rifiuti in relazione alla disponibilità data dall'Amiat per la discarica di Basse di Stura.
Paolo Foietta, presidente dell'Ato, ha motivato la contrarietà dell'associazione affermando che il territorio torinese è "in pre-emergenza" e, seppur siano già stati previsti ampliamenti delle discariche esistenti, questi "sono incerti per i tempi e le autorizzazioni".
L'Ato non ha dunque accolto l'invito del presidente della Regione Mercedes Bresso e del suo assessore Nicola De Ruggiero; appello rilanciato ancora una volta nell'ultima riunione di Giunta nella quale si è chiesto agli enti locali di dimostrare "disponibilità e senso dello Stato". - <font size="1"><i><b>F.V.</b></i></font>