Meno gente che si muove ma viaggi più lunghi e ripetuti: l’ultima indagine sulla mobilità di Isfort
La mobilità degli italiani, dal 2001 a fine 2007
06 February, 2008
L’indagine sui comportamenti di mobilità degli italiani dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort, giunta al suo ottavo anno, restituisce per il 2007 un quadro caratterizzato da una decisa crescita della domanda di mobilità e trasporto, determinata dall’<b>aumento degli spostamenti giornalieri, dei chilometri percorsi e del tempo medio dedicato alla mobilità</b> (mai così alti dall’avvio delle rilevazioni). Al contempo <b>diminuisce la quota della “popolazione mobile”</b> (mai così bassa dal 2001 ad oggi), ovvero di quanti si spostano in un giorno medio feriale. In sostanza, si va affermando un modello intensivo di domanda con meno viaggiatori, ma che effettuano viaggi più lunghi e ripetuti. Cresce quindi il consumo complessivo di mobilità, ma diminuiscono i “consumatori”. Nel dettaglio numerico, se da un lato diminuisce la percentuale di persone che ha effettuato almeno uno spostamento di durata superiore ai 5 minuti in un giorno feriale tipo (81,4% del totale nel 2007 e - 2,2% rispetto al 2006), dall’altro lato si registra il significativo aumento del numero medio di viaggi, da 2,95 a 3,12, del tempo medio dedicato giornalmente agli spostamenti, da 61,3 minuti a 64,9 minuti, e della distanza media percorsa, da 34,5km a 37,7km. Il numero indice complessivo della domanda, misurato in passeggeri-km, si attesta nel 2007 a 135,9 (base 2001=100), contro 129,7 nel 2006. Come già detto, tutti questi indicatori raggiungono nel 2007 il loro valore limite dall’inizio del nuovo millennio. Un altro dato significativo dell’indagine 2007 emerge dalla distinzione degli spostamenti per motivazione. L’<b>incidenza della mobilità sistematica</b>, ovvero che risponde ad esigenze legate al lavoro o allo studio, sul complesso delle percorrenze <B>continua a ridimensionarsi</B> (-4,6% tra il 2006 ed il 2007 e 34,9% del totale nel solo 2007), proseguendo il trend iniziato nel 2005, mentre <B>crescono in modo significativo gli spostamenti per tempo libero</B> (+4,4% e 33,9%), che diventano, per la prima volta, la <B>ragione principale del viaggio</B>. Il peso degli spostamenti relativi alla gestione familiare non subisce invece particolari variazioni (circa il 31% del totale). Per quanto riguarda l’analisi del mercato della mobilità rispetto ai mezzi di trasporto utilizzati, il dato congiunturale del 2007 fa emergere, nel confronto con il 2006, la diminuzione della quota degli spostamenti effettuati a piedi o in bici (-1,7% e 20,4% del totale nel 2007) e, specularmente, la crescita di quelli realizzati con vettori motorizzati (79,6% del totale nel 2007 nonché valore più elevato dal 2001 ad oggi). La distribuzione della mobilità motorizzata tra le diverse modalità registra anche nel 2007 la posizione dominante dell’automobile che raccoglie quasi l’83% del totale degli spostamenti nel 2007. Il trasporto pubblico rappresenta l’11,9% del mercato, mentre il restante 5,4% è presidiato dalle “due ruote”. Nell’analisi dell’evoluzione temporale le quote di mercato di ciascun mezzo rimangono sostanzialmente costanti nell’ultimo anno. L’incremento della domanda di mobilità soddisfatta da mezzi di trasporto motorizzata è stato quindi intercettato non solo dall’automobile, ma in quota proporzionale anche dai mezzi pubblici, grazie al recupero registrato in particolare nella seconda parte del 2007.