Genova: merci elettriche
A dieci mesi dall’inizio del programma sperimentale di trasporto merci a impatto zero nel centro di Genova. Una realtà che funziona, che cresce e che soddisfa tutti. Ma i finanziamenti ministeriali arriveranno?
02 February, 2004
Era cominciato tutto nel marzo 2003. Un progetto sperimentale che prevede la distribuzione “verde” delle merci nel centro storico di Genova, ovvero utilizzando solo mezzi ecologici (elettrici o a metano). Le merci vengono raccolte presso una struttura apposita (hub) da cui poi vengono smistate verso i venditori al dettaglio. Si supera dunque la modalità secondo cui le merci vengono affidate dai corrieri ai “padroncini”, che spesso viaggiano con pochi colli da consegnare. La centralizzazione, permette dunque una maggior razionalizzazione dei trasporti. E in meno di un anno i risultati sono ottimi: il 40/45% dei colli consegnati nel centro storico passano dall’hub, per un totale del 70/75% del peso totale delle merci. “Al momento attuale serviamo tutti gli esercizi commerciali del centro – ci dice l’ing. Daniele Villani, responsabile Tecnologia e Comunicazioni del Progetto Genova Merci - fatta eccezione per alcune categorie di merci, che abbiamo preferito non trattare. Niente cibi freschi, perché non esiste un mezzo elettrico che possa supportare un sistema di refrigerazione. Niente valori, perché ci sono problemi di assicurazioni; niente prodotti farmaceutici, che vengono consegnati da una categoria di corrieri particolari; nessun servizio alle edicole, perché significherebbe iniziare il servizio alle quattro di mattina. Ovviamente questi esercenti continueranno a servirsi con i mezzi che usavano in precedenza. Per tutti gli altri però si passa solo dai nostri camioncini ecologici.” Il Progetto, però, è finanziato integralmente dal Ministero. Finanziamenti che stanno per scadere e che ancora non sono stati rinnovati. “Stiamo spingendo perché il Ministero continui a finanziarci – ci dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Merella - In realtà abbiamo avuto segni di apprezzamento e di disponibilità in tal senso, ma di mosse concrete, ancora nessuna traccia, e attualmente non ci sono finanziamenti per il 2004. E questo significa che, se non arrivassero i finanziamenti, a giugno saremo costretti a interrompere l’esperimento, perché è ancora troppo presto perché il progetto riesca ad autofinanziarsi”.