Riduzione, compostaggio e incentivi
Le linee di indirizzo e gli interventi definiti dalla Regione Campania per affrontare nel breve e nel lungo periodo l’emergenza. La novità: produzione di energia dal compostaggio (tramite biogas). Pubblichiamo il testo integrale della delibera regionale. Pubblichiamo il testo integrale della delibera regionale
20 February, 2008
<b><i><font size="1">Simona Cipollaro</font></i></b>
Riduzione della produzione dei rifiuti regionali; costruzione di piattaforme integrate di compostaggio; predisposizione di incentivi e premialità ecologiche alle imprese in merito ai rifiuti industriali e speciali. Sono queste le linee di indirizzo e gli interventi definiti dalla Giunta della Regione Campania per affrontare nel breve e nel lungo periodo l’emergenza.
Nel 1995 Ecoverd di Bologna ha stimato che i rifiuti industriali prodotti dalle Campania si attestano attorno alle 3,3 tonnellate, superando di molto la produzione di RSU regionali. Questi dati hanno spinto la Giunta a porsi come primo problema da risolvere quello della produzione di rifiuti legati alle imprese. Per queste ultime, quindi, è stata prevista innanzitutto una campagna di comunicazione che informi sulla normativa vigente e sensibilizzi a comportamenti più responsabili. Tale intervento, che farà sentire i suoi effetti nel lungo termine, sarà affiancato da un’altra iniziativa: la raccolta di rifiuti domiciliare presso le imprese. L’intento è quello di evitare che tali rifiuti vengano smaltiti nel ciclo degli RSU. Questo tipo di raccolta renderà più complicato alle aziende perseverare nell’abitudine di occultare rifiuti speciali. Si prevede, inoltre, l’ipotesi che vengano organizzati dei tavoli sperimentali di concertazione con CONAI ed associazioni di categoria per arrivare ad accordi volontari con il sistema della ristorazione e distribuzione. E qui siamo al tema della riduzione. L’intenzione è quella di introdurre il vuoto a rendere, la promozione dei contenitori riutilizzabili per l’alimentazione, la riduzione del “preconfezionato” nella vendita di ortofrutta. La Giunta Regionale fa riferimento poi alla possibilità di introdurre una tassa cauzionale per i contenitori in vetro ed altri materiali, l’utilizzo di buste di carta e biodegradabili e di incentivare la diffusione commerciale di beni liquidi alla spina. Con tali interventi, si potrebbe arrivare ad una riduzione o riutilizzo di ca. il 2,5 – 5% degli imballaggi di cartone; di ca. il 5 – 10% degli imballaggi in plastica; di ca. il 5 – 15% degli imballi in legno e ca. il 10 – 15% degli imballi in vetro.
Altro elemento chiave resta quello degli impianti. Il termovalorizzatore di Acerra, infatti, entrerà in funzione tra non meno di un anno e sarà in grado di assorbire il 35% ca. dei rifiuti urbani regionali non differenziati. Il primo passo da affrontare della nuova strategia campana Ganapini sarà la realizzazione di piattaforme integrate per il compostaggio, che dovranno esser pronte per essere utilizzate già tra un anno. Lo scopo è quello di utilizzare le frazione umida come concime e produrre contemporaneamente energia elettrica, tramite il biogas. . Questo contribuirebbe a risolvere molti problemi dato che, come viene sottolineato nella delibera della Giunta, la frazione organica del rifiuto domestico rappresenta quella più pesante e complessa da trattare, ma si configura anche come la principale risorsa per la produzione di energia elettrica e termica. In questo modo, non solo si sopperirebbe alla attuale mancanza di impianti di compostaggio, ma si consentirebbe una riduzione delle tasse dei rifiuti per i cittadini campani che supererebbe il 30% ed il compost potrebbe essere utilizzato anche per il dissesto idrogeologico ed in generale in agricoltura. Questo degli impianti di compostaggio che fanno il biogas e poi l'energia elettrica sarebbe il "coniglio dal cappello" del nuovo piano.
Per quanto riguarda gli incentivi e le premialità alle imprese, infine, la Giunta ha previsto tre tipologie di intervento. Innanzitutto, un sostegno alle imprese che cominceranno ad investire per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti prodotti attraverso il ciclo di produzione aziendale. In secondo luogo, verranno favoriti i fornitori specializzati nella produzione di apparecchiature destinate al recupero ed allo smaltimento dei rifiuti. Infine, la Regione si impegna a sostenere, attraverso strumenti di programmazione negoziata, i progetti integrati e complessi che avranno come obiettivo il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto se finalizzati alla produzione di energia elettrica.
Insomma, pare che l’emergenza rifiuti abbia spinto finalmente la Regione Campania a prendere in considerazione strumenti normativi e non che già da anni stanno mostrando i loro frutti positivi sia in Europa che in molte regioni italiane.
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