“Giusto puntare sui rifiuti dell’industria”
"Energia dal compost: il piano Ganapini va nella giusta direzione, ma attenzione ai tempi di realizzazione". Intervistiamo Guido Viale, studioso ambientalista
26 February, 2008
<font size="1"><b><i>Sergio Capelli</i></b></font>
<b>Il neo-assessore campano Ganapini, afferma di voler impiantare sul territorio una serie di piccoli impianti di cogenerazione alimentati dal biogas proveniente dal compostaggio. Fin qui nulla di nuovo, ma parla di una scala tale da poter ridurre del 30% la tassa rifiuti dei cittadini campani. Le pare possibile?</b>
Ganapini, prima di pensare a ridurre la tassa rifiuti, pensi a farla pagare a tutti. La Campania è una regione ad alto tasso di evasione sulla Tarsu. Non c’è comune che abbia i conti a posto. Forse è meglio sistemare questo aspetto prima di parlare di riduzione
<b>Le pare comunque possibile il panorama illustrato dall’assessore?</b>
Sicuramente Ganapini sta andando nella giusta direzione, mettendo al primo posto i rifiuti industriali. Fino ad oggi, non essendoci una raccolta, i rifiuti industriali andavano per la maggior parte “persi” fra discariche abusive, campi ed altre situazioni illegali. In più dobbiamo sottolineare come l’industria campana sia per lo più nel settore Agroalimentare. Da questo punto di vista, la possibilità di incrementare notevolmente la parte di rifiuti organici raccolta è senza dubbio a portata di mano. E a questa parte bisogna poi aggiungere l’umido raccolto come RSU
<b>Dunque obiettivo raggiungibile?</b>
Io non sono in grado di valutare quale possa essere la produzione di umido da compostare e da cui trarre il biogas necessario per la produzione energetica. Sicuramente la direzione presa sembra essere quella giusta.
<b>Quali sono le criticità di questa soluzione?</b>
Innanzitutto i tempi. Ganapini sembra intenzionato all’implementazione di piccoli impianti di compostaggio e cogenerazione diffusi su tutto il territorio, probabilmente superando così il problema delle eventuali resistenze. Restano comunque i tempi tecnici: nell’ipotesi più ottimistica non è pensabile che gli impianti siano pronti prima di un’anno.