Il provvedimento già attivo nei 1.500 edifici di Palazzo Marino
Il «richiamo alla responsabilità individuale» è arrivato dall'assessore Croci dopo 11 giorni consecutivi di sforamento dei livelli di Pm10

Per ora c'è solo la raccomandazione a ridurre di due ore il tempo di funzionamento giornaliero delle caldaie, ma se la cittadinanza sarà sorda a questo richiamo, il sindaco potrebbe imporre con un'ordinanza la misura anti-smog. «Per undici giorni consecutivi la concentrazione di Pm10 nell'aria è stata superiore ai 50 microgrammi per metrocubo, dovuti anche a una situazione meteoclimatica particolare che segna cinque gradi in più rispetto alle medie stagionali. La raccomandazione del Comune è di ridurre da 14 a 12 le ore di funzionamento delle caldaie» ha spiegato l'assessore Edoardo Croci. L'appello è rivolto a tutti i cittadini, ma in particolare agli amministratori condominiali, i cui rappresentanti dell'Anaci saranno presto convocati a un tavolo insieme ai tecnici di Palazzo Marino. «L'agenzia per la mobilità e l'ambiente ha calcolato che una riduzione di due ore del tempo di funzionamento delle caldaie può portare a un abbattimento dal 6 al 12% delle concentrazioni di Pm10» ha aggiunto Croci. Il Comune ha già dato mandato di ridurre a 12 ore il tempo di accensione del riscaldamento nei propri 1.500 edifici. Con i privati per ora ha scelto la via della moral suasion, un «richiamo alla responsabilità individuale».