Città e clima, A21 vuol diffondere in Italia il “Patto” dei sindaci europei per Kyoto
In occasione del seminario “Il clima delle città”, il Coordinamento delle Agende 21 locali italiane promuove l’adesione al “Patto dei sindaci per la lotta ai cambiamenti climatici”, lanciato di recente dalla Commissione europea
12 March, 2008
<font size="1"><b><i>Silvana Santo</b></i></font>
Saranno le città a giocare il ruolo più importante nella lotta ai cambiamenti climatici. Ai loro amministratori spetta quindi il compito impegnativo di attuare strategie capaci di ridurre le emissioni di gas serra e di mitigare gli effetti delle ondate di calore. Di questi argomenti si è discusso a Firenze in occasione del seminario “Il clima delle città”, organizzato dal Coordinamento delle Agende 21 locali italiane. «Secondo uno studio che abbiamo recentemente completato – spiega il presidente del Coordinamento, Emilio D’Alessio – almeno il 20% delle emissioni dipende da decisioni prese a livello locale». Una quota che da sola basterebbe a raggiungere gli obiettivi di riduzione che l’Unione Europea si è data per il 2020.
«Non a caso – continua D’Alessio – la Direzione generale “Energia” della Commissione europea ha recentemente lanciato il Patto tra i sindaci europei per la lotta ai cambiamenti climatici». L’iniziativa prevede che le città aderenti si impegnino formalmente a superare gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni, attraverso l’aumento dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Sono oltre cento i sindaci che hanno già sottoscritto l’impegno, e il Coordinamento Agende 21 locali punta a promuovere questa iniziativa in tutta Italia. «Il nostro gruppo di lavoro “Agenda 21 per Kyoto” sta già lavorando all’organizzazione di una serie di incontri per diffondere il Patto sul nostro territorio». In attesa di elaborare una strategia che sarà presentata a Rimini nel prossimo autunno, in occasione dell’Assemblea nazionale delle Agende 21 locali italiane.