La pagella di Torino
Rapporto Apat sull'ambiente urbano: gravi insufficienze per il consumo record pro-capite di acqua e di elettricità. Il capoluogo piemontese promosso per lo spazio riservato alle aree verdi e per la riduzione, seppur minima, del parco auto circolante
12 March, 2008
<font size="1"><b><i>Federico Vozza</i></b></font>
E' stato presentato a Roma il consueto Rapporto annuale Apat sulla qualità dell'ambiente urbano. Sotto esame le principali città italiane, giudicate per aria, spazi pubblici, consumi di acqua e elettricità. Indicatori questi sensibili alle politiche specifiche delle amministrazioni comunali, ma anche alle abitudini che cambiano -in meglio o in peggio- dei cittadini.
I torinesi anche quest'anno continuano ad essere bacchettati per il consumo record di acqua: 88,8 metri cubi all'anno per abitante, contro i 47,4 della virtuosa Livorno. La tendenza dal 2000 al 2006 è però incoraggiante: -9,4 metri cubi/abitante (ancor poco però se si confronta con i 15,9 metri cubi di riduzione registrati a Roma). Brutti voti in pagella anche per gli elevati consumi di energia elettrica. Tutte le città italiane con più di 250 mila abitanti presentano rispetto al 2005 una diminuzione nell'uso domestico di elettricità; capofila Genova, che risparmia l'8,5%. Soltanto Torino fa registrare un incremento del consumo del 3,5%, a cui va associata però una diminuzione nell'uso di gas.
La tendenza nazionale alla riduzione delle sostanze inquinanti attribuibili al trasporto su strada è confermata anche a Torino. Dal 2000 al 2005 si è evidenziata per il Pm10 una flessione del 59% (Milano -65%, Roma -36%, Brescia -82%). Anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto (NOx) il quinquennio preso in esame registra diminuzioni percentuali considerevoli: Torino -68%, Milano -74%, Roma -50%, Brescia -86%. Negli stessi anni il parco auto torinese, pur rimanendo uno dei più grandi d'Italia, è passato da 662 a 622 auto ogni 1000 abitanti (-6%). Diversa la situazione in provincia dove è cresciuto dell'1,1% (da 609 a 616 auto ogni 1000 abitanti).
Il capoluogo piemontese infine si conferma tra le prime 5 grandi città per aree verdi pubbliche: 16,2% sul totale della superficie comunale.