"Noi, autisti di bus tra gli Schumacher delle corsie gialle"
Il racconto di un conducente Gtt dalla collina a via Reiss Romoli. "Le minacce servono a poco, le telecamere sui mezzi non sono mai entrate in funzione. Si sentono tutti piloti, molti ci sorpassano anche a destra" - da La Repubblica del 19.03.2008
19 March, 2008
<b>Federica Cravero</b>
Linea 52, dalla collina in via Reiss Romoli e ritorno. Un viaggio per capire che quello che gli autisti Gtt hanno denunciato è vero: i torinesi hanno la cattiva abitudine di violare le corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Piccoli Schumacher a caccia di tempi da gran premio, che per rosicchiare qualche secondo al proprio viaggio fanno perdere tempo a chi si sposta con i mezzi. «Alcuni punti sono una vera e propria croce, soprattutto dove il limite è tracciato solamente da una striscia gialla, senza i chiodi», spiegano i conducenti. E ce ne accorgiamo subito dopo la partenza: sono le 15, il 52 da corso Fiume ha appena attraversato il ponte sul Po e arriva in corso Vittorio Emanuele II. All´incrocio con corso Massimo D´Azeglio inizia la corsia preferenziale, ma una Multipla si stacca dalla fila delle auto in corsa e ne supera tre o quattro sulla destra, a pochi metri dal muso del bus. Ma prima del semaforo rientra nei ranghi e così il bolide arancione può fermarsi al rosso in «pole position». Pochi incroci dopo è una Seicento che si sposta a destra per svoltare in via Carlo Alberto e il bus è costretto a rallentare.
Il tragitto prosegue in corso Galileo Ferraris, dove la corsia gialla non c´è, e in piazza Albarello, dove il tratto riservato è a sinistra delle auto e rialzato rispetto alla strada, impossibile da invadere. Poi di nuovo un tratto di strada normale e poi si entra per poco nella corsia di corso Regina Margherita, dove si deve fare i conti con un furgone verde che al Rondò della Forca passa davanti al bus per andare in via Cigna. Poi la corsia riservata riprende in via Chiesa della Salute: i bus vanno verso nord, le auto passano a fianco in direzione opposta, proprio per evitare intrusioni. Al ritorno il 52 fa via Bibiana, sempre in senso contrario alle auto e sfiora un frontale con una Punto che nonostante i «chiodi» e l´arrivo del bus ha sorpassato una macchina che stava parcheggiando. Ma non è finita: in corso Vittorio verso il Valentino un´auto si affianca a un´altra ma così facendo occupa leggermente la corsia del bus, che a quel punto non riesce più a passare.
Un percorso minato che vede altri punti cruciali in città. Via Vanchiglia o via San Secondo, dove i parcheggi in doppia fila hanno fatto sì che la corsia usata per abitudine da tutti sia quella del tram. E lo stesso avviene in. Un altro cruccio è quello di via Cernaia o corso Matteotti, strade in cui i mezzi pubblici dovrebbero transitare indisturbati al centro della carreggiata, ma le scorribande delle auto sono più la regola che l´eccezione.
E le multe? Non sono un deterrente. La polizia municipale non attiva servizi specifici per il rispetto delle corsie preferenziali, le telecamere posizionate sui bus che dovrebbero immortalare la targa dell´automobilista indisciplinato non sono ancora entrate in funzione e quasi l´unica punizione arriva dalle telecamere per le vetture che dalle 7 alle 21 imboccano quelle strade o corsie riservate ai mezzi pubblici. Ma tranne questi casi le irregolarità finiscono solo con un´imprecazione e un colpo di clacson.