Dalle cascine alla città l´outlet degli alimentari doc
da La Repubblica del 21.03.2008
24 March, 2008
di ALESSIA GALLIONE
Via al coordinamento tra sei associazioni di consumatori "Più ortaggi a prezzi bassi dal Parco Sud"
Un outlet del cibo dove comprare verdura, carne, riso, latte e formaggi. Tutti di qualità. Tutti rigorosamente coltivati dai produttori locali e venduti a prezzi concorrenziali senza bisogno di andare nelle cascine o di rincorrere le bancarelle che, ogni tanto, spuntano in città. È il progetto che Comune e Coldiretti stanno accarezzando per cercare di coniugare la qualità di quello che arriva in tavola con la lotta al carovita. «Un´idea in cui credo molto - spiega Tiziana Maiolo, assessore alle Attività produttive - e che vorrei portare avanti coinvolgendo anche i commercianti». Il luogo è ancora da trovare ma la proposta è concreta. Anche gli agricoltori sono pronti. A cominciare dalle 1.350 aziende che lavorano nel Parco agricolo Sud. In tanti hanno già aperto le loro cascine per chi vuole fare la spesa e potrebbero trovare un modo ancora più diretto per raggiungere i consumatori. È a loro che pensa Francesca Arnaboldi, la presidente del nuovo Coordinamento dei consumatori lombardi nato dall´unione di sei associazioni - Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori - per unire forze, competenze, oltre 20mila soci e battaglie. Come quella contro la crescita dei prezzi da risolvere, secondo Arnaboldi, con «proposte concrete. Potremmo pensare a incentivi per aumentare la produzione di ortaggi nel Parco Sud in modo da venderli in città a costi contenuti rispetto a quelli di altre Regioni o Paesi. Ne abbiamo parlato con gli agricoltori e vogliamo farlo anche al tavolo regionale sui prezzi». Una buona iniziativa, dice il segretario di Coldiretti Milano Ermes Sagula: «Oggi il parco è coltivato soprattutto a cereali e riso, sono tanti i produttori di latte, formaggi e carne, ma la quota di ortaggi è in crescita. Bisogna semplificare, però, le procedure necessarie per la vendita diretta». E nell´outlet dell´agricoltura si potrebbero trovare presto alimenti con un marchio ben riconoscibile. Quello del Parco Sud: «Ci stiamo lavorando da tanto - spiega la presidente del parco e assessore all´Agricoltura della Provincia, Bruna Brembilla - sarà pronto entro l´estate per aumentare ancora di più la sicurezza dei cittadini. Quello della filiera corta è un ottimo strumento ma vogliamo sostenere anche i gruppi di acquisto solidale». Il risparmio può arrivare anche dall´acqua del rubinetto. Per ridurre il consumo di quella in bottiglia è partita la campagna "Imbrocchiamola", promossa dalla rivista Altraeconomia e da Legambiente, a cui hanno già aderito 23 ristoranti. E così, al Vecchio porco o alla Crota piemonteisa non si rifiuteranno di servire una caraffa di acqua potabile, quella bevuta da un misero 4 per cento dei milanesi. Se aumentassero potrebbe calare il numero di bottiglie di plastica buttate via. Per smaltirle in Lombardia, dice Legambiente, si spendono circa 25 milioni di euro l´anno.