Elezioni comunali: intervista a Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio
Colloquio con l'ambientalista Lorenzo Parlati sulla corsa al Campidoglio e sull'attenzione dei candidati ai temi ambientali
27 March, 2008
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Una campagna elettorale appena un po’ più “verde”, ma che relega l’ambiente ancora ai margini della discussione politica. È l’opinione di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, a proposito della corsa per il Campidoglio.
<b>Presidente, trova che, rispetto al passato, la campagna elettorale in corso sia maggiormente incentrata sulle questioni ambientali?</b>
L’attenzione ai grandi temi ambientali rimane purtroppo marginale nel dibattito politico, ma in effetti si può registrare un interesse crescente su questioni che interessano la vita quotidiana dei cittadini.
<b>Vale a dire?</b>
Penso ad esempio al tema dei rifiuti, o alla cura della città, alla pulizia, al decoro. Mi sembra che l’attenzione a questi aspetti aumenti di giorno in giorno, man mano che la campagna elettorale procede.
<b>Ci sono grandi differenze nell’atteggiamento dei due principali contendenti al Campidoglio?</b>
Devo dire che sia Rutelli, col suo passato da verde, sia Alemanno, che da ministro delle Politiche Agricole e Forestali ha fatto segnare qualche risultato importante, hanno sulla carta una certa sensibilità ambientale. Fino a questo momento, però, va dato atto al candidato del centrosinistra di aver mostrato un’attenzione maggiore alle istanze del mondo ambientalista e di aver già dato qualche risposta.
<b>Ad esempio?</b>
Ha organizzato un incontro con noi e le altre associazioni ambientaliste. E ha rilasciato dichiarazioni possibiliste sul prolungamento del percorso del tram 8 da largo Argentina alla stazione Termini, una richiesta che avanziamo da tempo.
<b>E sull’altro fronte?</b>
Era stato annunciato un incontro tra Alemanno e le associazioni ambientaliste, ma è stato successivamente annullato per altri impegni del candidato. Fino ad ora, non se n'é più riparlato.
<b>La candidatura di Rutelli è appoggiata da partiti che hanno sostenuto posizioni diverse proprio su alcune questioni ambientali, come la costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. Crede che, se venisse eletto, il neo sindaco si troverebbe in difficoltà per le divergenze tra le varie anime della sua coalizione?</b>
Francamente non credo che, in caso di vittoria, Rutelli si troverebbe ad affrontare grossi problemi di convivenza tra i partiti della sua coalizione. Le decisioni più controverse, che in passato hanno creato delle divergenze, sono state ormai prese e dubito che possano essere rimesse in discussione. Penso ad esempio alla costruzione degli impianti di trattamento di Malagrotta e di Albano, per i quali le procedure di autorizzazione sono ormai in fase molto avanzata. Sulle altre questioni, come la raccolta differenziata porta a porta, c’è un’assoluta uniformità di vedute tra i vari partiti, almeno a parole.
<b>“La destra non ha una grande tradizione ambientalista”: un'affermazione ancora valida, o un preconcetto ormai superato dai fatti?</b>
Non ho ancora sentito grandi affermazioni sui temi ambientali da parte dei candidati delle destre.
Non mi pare, quindi, che la sensibilità sia cambiata dai tempi in cui Storace, da presidente della Regione, aveva previsto la costruzione di ben 12 impianti di trattamento di rifiuti e obiettivi ottimali di raccolta differenziata appena pari ai valori minimi fissati dalla legge.