Oms: sempre più morti per le ondate di calore
Gli stress termici diventeranno secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità una delle prime cause di mortalità. L'intensificarsi delle ondate di caldo conseguenza diretta dei cambiamenti climatici
07 April, 2008
In occasione della giornata mondiale della Sanità l'Oms ricorda gli effetti diretti sulla salute umana dei cambiamenti climatici. "L'aumento della frequenza e dell'intensita' delle ondate di calore e' una delle conseguenze piu' certe dei cambiamenti climatici". I sempre più frequenti stress termici a cui siamo e saremo sottoposti sono direttamente collegati con il tasso di mortalità della popolazione. Gli studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità indicano come, a fronte dell'aumento di un grado della temperatura, il numero di decessi cresca dell'1-4%.
Le previsioni dell'Organizzazione per il futuro sono drammatiche: nell'Unione Europea viene fatta una proiezione di 86.000 morti in piu' all'anno fra il 2071 e il 2100 a seguito di un aumento della temperatura media globale di 3 gradi. Le persone anziane sono le più a rischio per i colpi di calore e le patologie cardiovascolari, renali, respiratorie e metaboliche. Dopo l'ondata di calore dell'estate 2003, ricorda l'Oms, "12 paesi Europei hanno registrato oltre 70.000 morti in eccesso".
Sebbene sia prevista per i prossimi anni una diminuzione delle ondate di freddo (conseguenza anch'essa del riscaldamento globale), anche queste non sono da sottovalutare. Morti e malattie associate al freddo "riguarderanno soprattutto i piu' poveri che non possono pagare i combustibili".
Il comunicato stampa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - in inglese