Bassolino e Berlusconi a confronto sull’emergenza rifiuti
Da un lato raccolta differenziata, riutilizzo dei vecchi impianti e riduzione delle discariche, dall’altro, un sottosegretario ad hoc per i rifiuti, nuovi impianti per la separazione, più discariche e gestione centrale delle gare d’appalto
21 April, 2008
Non tarda a farsi sentire la presenza di Silvio Berlusconi in Campania e con essa i primi scontri con il governatore della regione, Antonio Bassolino, sulle soluzioni da delineare per uscire definitivamente dall’emergenza rifiuti. Due punti di vista diversi a confronto non solo sulle strategie da adottare, ma anche su chi avrà l’incarico di portarle avanti.
Da un lato, ci sono Antonio Bassolino e l’Assessore all’Ambiente Walter Ganapini, che hanno presentato il 17 aprile un nuovo piano sui rifiuti per la Regione Campania. Quest’ultimo rilancia innanzitutto sulla raccolta differenziata, che dovrà arrivare al 20% entro la fine del 2008. Molto spazio è stato dedicato dall’assessore all’ambiente all’ipotesi di riutilizzo dei sette impianti cdr, che finora hanno prodotto solo ecoballe, e che diventeranno finalmente selezionatori di rifiuti. Per il loro riadattamento sarebbero sufficienti 5 milioni di euro. Secondo Ganapini, questi impianti sono di grande qualità, per usare le sue parole: uno scheletro d’oro, impianti ad alta tecnologia tedesca. Non manca un riferimento a termovalorizzatori ed inceneritori. L’impianto di Acerra dovrà essere completato, anche se è previsto un depotenziamento relativo al quantitativo di rifiuti che vi saranno conferiti, tra le 300 mila e le 350 mila tonnellate annue. Il termovalorizzatore di Salerno, invece, accoglierà circa 400 mila tonnellate l’anno. Ci sono ancora dei dubbi sull’impianto di Santa Maria la Fossa, che potrebbe diventare un gassificatore. Il piano della regione prevede, inoltre, la costruzione di nuovi impianti di compostaggio, per ospitare i quali molti comuni si sono già messi in lista, ed il ridimensionamento del volumi delle discariche.
Sull’altro fronte c’è il piano di Silvio Berlusconi, secondo il quale, il governo deve riprendere in mano la situazione campana. Per questo motivo, si rende necessaria, a suo parere, la nomina di un sottosegretario ai rifiuti ad hoc che si occupi della risoluzione dell’emergenza e che spazzerebbe via le competenze del governatore della Campania. Sono in programma, inoltre, l’apertura di nuove discariche, la costruzione di nuovi impianti per la separazione dei rifiuti e di nuovi termovalorizzatori nei prossimi tre anni. Tutte le nuove gare d’appalto dovranno essere gestite direttamente dal governo. Lo scontro in Campania mette in evidenza due modi molto diversi di vedere la gestione dei rifiuti. Il punto, però, è che si rende necessario trovare un coordinamento tra le iniziative dei comuni, quelle regionali, e le decisioni prese a livello centrale, il risultato, altrimenti, sarà solo una grande ed improduttiva confusione.
Visualizza la mappa degli impianti previsti dal piano regionale