Una decrescita serena? Se ne parla con Latouche, Mercalli e Revelli
Può una società stretta tra lo spreco iperconsumista e la perdita di democrazia rispondere a problemi come crisi ecologica, esaurimento delle risorse? A Torino giovedì 29 maggio 2008 alle 21 in Galleria Umberto I
20 May, 2008
Può una società stretta tra lo spreco iperconsumista e la perdita di democrazia rispondere a problemi come la crisi ecologica, l’esaurimento delle risorse, l’ineguaglianza e l’ingiustizia ormai generalizzate?
Serge Latouche, Luca Mercalli e Marco Revelli discuteranno sulle domande che dobbiamo porci e sulle risposte da mettere in campo.
«La decrescita non è la crescita negativa. Sarebbe meglio parlare di “acrescita”, così come si parla di ateismo. D’altra parte, si tratta proprio dell’abbandono di una fede o di una religione (quella dell’economia, del progresso e dello sviluppo). Se è ormai riconosciuto che il perseguimento indefinito della crescita è incompatibile con un pianeta finito, le conseguenze (produrre meno e consumare meno) sono invece ben lungi dall’essere accettate. Ma se non vi sarà un’inversione di rotta, ci attende una catastrofe ecologica e umana. Siamo ancora in tempo per immaginare, serenamente, un sistema basato su un’altra logica: quella di una “società di decrescita”». Serge Latouche
La locandina dell'incontro