Una fotocellula sul bus smaschera i "portoghesi"
Viaggia in centro il bus che svela i "portoghesi". Grazie a un sistema di fotocellule: per ora è sperimentale. Funziona da piazza Carducci al Lingotto e usa telecamere stroboscopiche - da La Repubblica del 21.05.2008
21 May, 2008
Diego Longhin
Un bus che smaschera i furbetti. Non è fantascienza. Anzi. I torinesi che considerano una scocciatura passare in tabaccheria per acquistare il biglietto, sperando di non incontrare i controllori una volta saliti a bordo, dovranno rassegnarsi. E i vertici di Gtt, che lottano con i portoghesi e con un´evasione che si aggira intorno al 6 per cento (il dato reale è più alto), si fregano le mani. Basta montare sui mezzi delle telecamere ad hoc, un sistema di timbratura automatizzata, il tutto condito con la banda larga, e il gioco è fatto.
A Torino è entrato in servizio, in via sperimentale, il primo bus anti portoghesi. Un mezzo che nei giorni di Expo Ferroviaria copre circa un chilometro, da piazza Carducci al Lingotto, per mostrare agli addetti di settore, ai rappresentanti delle istituzioni e al pubblico che la tecnologia fornisce tutti i sistemi per smascherare chi sale sui mezzi pubblici senza pagare. La navetta demo, ma si tratta di un normale autobus attrezzato, è un progetto di Gtt, l´azienda di corso Turati guidata dal presidente Giancarlo Guiati e dall´ad Tommaso Panero.
L´autobus, in maniera automatica, calcola ad ogni fermata quante persone salgono e scendono dalla vettura grazie a delle telecamere stroboscopiche. Un vero contapersone che in tempo reale dà alla centrale operativa il quadro esatto del livello di riempimento del bus. In più c´è un rilevatore automatico della timbratura. Incrociando i dati, attraverso una semplice sottrazione, non sarà difficile per i tecnici dell´azienda sapere il numero di furbetti che viaggiano sulla tratta. Un sistema che funziona anche con gli abbonamenti, a patto che siano quelli di ultima generazione con la card elettronica. Strumenti che presto manderanno in pensione i tagliandi di carta. I dati, oltre che alla centrale, potranno essere trasferiti ai palmari in dotazione ai controllori che concentreranno quindi la loro attenzione sui bus dove la quantità di portoghesi sembra più elevata.
Quando si potrà passare dalla sperimentazione all´applicazione su larga scala. «Anche subito, ma è una questione di fondi», spiegano negli stand di Gtt. I sistemi sono disponibili sul mercato e per allestire un mezzo si spende dai 3 ai 4 mila euro. In più, però, è necessario avere una copertura senza fili della linea per permettere la trasmissione dei dati alla centrale e ai controllori. In pratica una banda larga che copra la tratta. Infrastruttura su cui potrebbero passare altre informazioni perché il sistema studiato da Gtt migliora la sorveglianza e la sicurezza dei mezzi. In corso Turati si pensa anche di partire per gradi, magari coprendo le tratte più difficili, quelle dove la percentuale di furbetti è più alta. Il ritorno economico dell´investimento, però, è garantito: più sono puntuali i controlli più si è certi che il biglietto lo paghino tutti.