Pneumatici ricostruiti: esenzione di un anno dal bollo auto
Proposta in Parlamento: chi acquista pneumatici ricostruiti sarà esentato dal pagamento del bollo auto per un anno. Obiettivo il sostegno agli acquisti ecologici e reprimere le frodi all'importazione
10 June, 2008
Contrastare l’evasione dell’IVA sulle importazioni di pneumatici e destinare parte del gettito recuperato alla salvaguardia dell’ambiente, incentivando l’acquisto di pneumatici ricostruiti. È questo l’obiettivo di una proposta di legge presentata al nuovo Parlamento.
Il progetto estende ai pneumatici il campo di applicazione di una norma introdotta nel 2004 che prevede, in caso di importazione, che il fisco, qualora il venditore non abbia pagato l’Iva, si possa rivalere sull’acquirente. La norma del 2004 stabilisce che questo meccanismo si applica non a tutti settori, ma solo a quelli indicati in un apposito decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il Ministro ha provveduto ad emanare tale decreto nel 2005, stabilendo che i settori interessati sono quelli degli autoveicoli, dei motoveicoli, dei rimorchi, dei prodotti di telefonia e dei loro accessori, dei personal computer e dei loro componenti ed accessori e degli animali vivi bovini, ovini e suini e delle loro carni fresche.
La proposta di legge dell’on. Foti aggiunge a questi settori quello dei pneumatici.
Dalla relazione che accompagna la proposta Foti emerge che nel 2007 sono stati importati pneumatici per un controvalore di 1.675 milioni di euro, su cui è stata corrisposta Iva per 335 milioni di euro. Con l’approvazione della proposta il gettito dovrebbe aumentare di 67 milioni di euro. Parte di questo maggior gettito, secondo quanto previsto dalla proposta, dovrebbe essere destinato alla salvaguardia dell’ambiente, prevedendo l’esenzione per un anno dal bollo per l’acquirente di almeno quattro pneumatici ricostruiti.
Poiché l’onere per l’Erario di questa misura è di 45 milioni di euro, l’accoglimento della proposta di legge comporterebbe un maggior gettito di 22 milioni di euro. Non solo: introdurrebbe un importante elemento di moralizzazione nel commercio dei pneumatici in cui, per quanto riguarda le importazioni, gli operatori onesti sono attualmente svantaggiati nei confronti di coloro che possono disporre di margini aggiuntivi grazie all’evasione dell’Iva.
Ed infine, con l’approvazione della proposta, senza alcun onere per l’Erario, che anzi avrebbe un maggior gettito, si incentiverebbe l’acquisto di pneumatici ricostruiti che, come è noto, hanno una importante valenza ecologica in quanto la ricostruzione consente di rallentare lo smaltimento delle carcasse usate potenzialmente inquinanti.