Addio Apat, nasce l'Irpa
Con un emendamento al decreto sull'emergenza rifiuti il Governo stabilisce l'accorpamento di tre agenzie in un unico Istituto per la Ricerca e la Protezione Ambientale. Critiche da sindacati e ambientalisti: "Decisione superficiale che mette in discussione il sistema di controlli"
11 June, 2008
In un emendamento al decreto legge sull'emergenza rifiuti si legge il destino dell'Apat. L'Agenzia per la protezione dell'ambiente istituita nel 1999 nei disegni del Governo è destinata a scomparire ed essere assorbita dall'Irpa, nuovo Istituto per la ricerca e la protezione ambientale. Al suo interno verrebbero riuniti anche l'Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica) e l'Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare). Il Governo intende in questo modo semplificare le competenze e tagliare in modo sensibile le spese di gestione: "L'accorpamento di tre enti vigilati dal ministero, di cui uno commissariato, in un unico ente, con un unico Cda, -ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo- risponde all'esigenza di riduzione dei componenti dei consigli d'amministrazione, con il conseguimento anche di risparmi in termini di spesa"
L'accorpamento ha colto impreparati dipendenti e dirigenti delle tre agenzie. In particolar modo vengono contestati i tempi e l'iter scelto dal Governo per la sostanziale riorganizzazione degli istituti. Per Mario Signorino, dell'associazione Amici della Terra, nonchè "padre" dell'Apat, la riforma sembra "poco preparata, fatta con un modo di procedere un po' superficiale; non si mette mano a una riforma importante infilandola in un provvedimento specifico come il decreto sull'emergenza rifiuti. Non ne vedo neanche la motivazione -ha dichiarato Signorino- visto che l'Apat e' molto piu' grande delle altre due, ed ha un'articolazione su base regionale mentre le altre sono piu' limitate". Critiche anche da Legambiente: "E' un atto inaccettabile, un vero e proprio strappo e dimostra l'assoluta mancanza di volontà del governo di andare alla radice di problemi per risolverli davvero; dimostra inoltre la volontà di smontare il sistema di controllo ambientale che, seppure con alcune lacune, ha ben funzionato in questi anni"
Le organizzazioni sindacali hanno intanto indetto lo stato di agitazione all'interno degli Enti di ricerca interessati dal provvedimento, ed hanno in programma per i prossimi giorni iniziative per ottenere rassicurazioni dal Ministro Prestigiacomo. In particolar modo vengono chieste garanzie sui finaziamenti complessivi destinati al nuovo ente e sul mantenimento delle attività, delle competenze e, di conseguenza, di tutto il personale precario e stabilizzato.
Il sito dell'APAT - Agenzia per la protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici
Il sito dell’INFS - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica
Il sito dell'ICRAM - Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare
Per qualche spicciolo in più - I tagli all'ambiente in dettaglio - da Zeroemission.Tv
Addio all'Apat (dove continuano le grandi manovre) - da il Velino.it del 10.06.2008
Accorpamento Apat, Icram e Infas, Cantoni (Arpat): «Si può fare, ma ci sono tanti dubbi...» - da Green Report.it
Precari "accorpati" manifestano davanti Ministero - da Ansa.it del 16.06.2008