Esercito e volontari: la via giusta?
Parliamo con Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania. “L’esercito sarebbe più utile a presidiare i territori vittime delle ecomafie: ora devono iniziare a funzionare i poteri ordinari”
17 June, 2008
Raggiungiamo telefonicamente Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania, che lancia un nuovo allarme: “i Comuni ricicloni campani non sanno più dove sversare l’umido”.
Sembra dunque assodato che a Napoli arriveranno 1000 volontari per aiutare lo sviluppo della raccolta differenziata. Legambiente è stata contattata a tal proposito?
Legambiente è stata contattata, ma non Legambiente Campania: è stato interpellato il gruppo Legambiente Protezione Civile Nazionale. Per capirci, la sezione che generalmente si occupa di “salvataggi” di opere d’arte. Effettivamente Napoli è, nel suo complesso, un’opera d’arte!
Qual è la vostra posizione sull’uso dei volontari per lo sviluppo della differenziata porta a porta?
Ovviamente siamo abbastanza critici verso questa impostazione. Non crediamo che sia una scelta utile. Inoltre siamo dell’opinione che sia giunta l’ora di far funzionare i poteri ordinari e le strutture locali. I poteri commissariali vanno utilizzati per altre e più utili vicende.
Ad esempio?
Ad esempio proprio oggi ho ricevuto telefonate da svariati amministratori dei Comuni Ricicloni campani. Non sanno più dove conferire la frazione organica dei loro rifiuti. In Campania non ci sono impianti per il trattamento. Fino ad oggi si portava la parte organica in Sicilia. Ormai anche quell’impianto è alla saturazione, e non sanno dove portare il loro organico. Siamo prossimi ad una nuova emergenza
Oltre ai volontari, dopo il ritiro della Fibe, gli impianti per il CDR sono gestiti dall’esercito?
Non è esattamente così. Per gestire un impianto ci vogliono competenze tecniche specialistiche. Immagino che la gestione degli impianti sia in mano allo stesso personale. Certo che l’esercito potrebbe essere impiegato in maniera più proficua
E come?
Sarebbe più utile se fosse mandato a difendere i territori vittime delle ecomafie!
E poi, mi passi la provocazione, andrebbe messo davanti ai cancelli di quelle industrie (quasi tutte del nord) che continuano, in barba a tutte le norme, a inviare i propri rifiuti speciali e industriali al sud, per mere ragioni di risparmio economico.
Col tempo stanno crescendo i sostenitori della conversione degli impianti CDR in impianti di compostaggio. È una semplice voce o c’è qualcosa di più?
Posso affermare con sicurezza che sia Ganapini (assessore regionale) sia Bertolaso propendono per una soluzione del genere. Se poi realmente si sceglierà questa via, non so dire.