Dopo il «blocco» di ieri via agli occhi elettronici
QUALCHE POLEMICA SULLA DECISIONE DEL COMUNE DI VIETARE IL TRAFFICO PER NOVE ORE NEL CENTRO STORICO
16 February, 2004
Viale: inchiesta per procurato allarme o mancata tutela della salute Da questa mattina scattano i controlli (e le multe) alle porte della Ztl Claudio Laugeri Il «Caval ‘d Brons» diventa lo sfondo per una foto di gruppo di una squadra di calciatori adolescenti in trasferta da Jesi, in mezzo a una piazza San Carlo invasa dai passeggiatori della domenica. E’ un’immagine del centro chiuso al traffico ieri, nel tentativo di ridurre il livello dello smog. Una decisione tradotta in ordinanza dal sindaco Sergio Chiamparino, ma voluta con forza dagli assessori Dario Ortolano (Ambiente) e Maria Grazia Sestero (Viabilità). «La tabella degli indici della qualità dell’aria elaborata dall’Arpa parla chiaro» ha detto Ortolano, ripercorrendo la crescita degli indici delle micro-polveri nell’aria. Ma qualcuno non è d’accordo: «La magistratura dovrebbe aprire un’indagine per procurato allarme o in alternativa per inconsistenza degli interventi di tutela della salute pubblica» tuona Silvio Viale, ex capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale e presidente dell’Associazione radicale «Adelaide Aglietta». Per Viale, «è ora che l’Arpa emerga dal suo torpore parastatale e si assuma la responsabilità. Non può continuare ad avallare allarmi inesistenti e deve dar eun giudizio di merito sull’efficacia di certa ecologia “creativa”». La chiusura al traffico di ieri è soltanto un tassello della «politica anti-smog» del Comune. Altro elemento importante è la sistemazione di 7 «occhi elettronici» attivi da oggi in altrettanti punti-chiave della città per sorvegliare l’osservanza della «Ztl». Impossibile sfuggire a quegli «sguardi» alle porte 2 (via IV Marzo e via Milano), 3 (viale 1º Maggio e viale Partigiani) e 5 (via Roma e piazza Carlo Felice), con divieti di transito dalle 7,30 alle 10,30 dal lunedì al venerdì; alle porte 1 (via Milano e Piazza della Repubblica) e 6 (via XX Settembre e via Gramsci), a tutela del divieto di transito dalle 7 alle 21 tutti i giorni (strade riservate ai mezzi Gtt); alle porte 4 (via Rossini e corso San Maurizio) e 7 (via Pietro Micca all’angolo con piazza Solferino) per punire chi percorre le corsie riservate ai mezzi pubblici 24 ore su 24. Ieri però, la zona «off limits» per le auto era molto più estesa, delimitata dal perimetro corso Vittorio Emanuele II-corso Inghilterra-corso Principe Eugenio-corso Regina Margherita-ponte Regina Margherita, corso Casale-corso Moncalieri, ponte Umberto I. Sabato sera, qualcuno ha parcheggiato nella «cintura» tra la «Ztl» e ieri mattina si è trovato a rischio di multa, anche perché i cartelli di segnalazione del divieto domenicale erano sistemati soltanto nelle «porte» d’accesso al perimetro più ampio. Altri hanno dato in escandescenze perché sono incappati nei controlli della polizia municipale e magari hanno visto sfilare accanto a loro altre auto di «furbi», che sono riusciti a sfuggire ai controlli. «Abbiamo soltanto due mani» è stata la risposta dei «civich». Duecentoventi automobilisti sono stati fermati nelle vie chiuse al traffico e 40 se ne sono andati con un verbale in tasca. Tantissimi, però, hanno approfittato della giornata senz’auto e con tanto sole per una passeggiata oppure una biciclettata in centro, magari alla ricerca di qualche golosità sulle bancarelle di via Cesare Battisti. A metà pomeriggio, il noleggio di due ruote ecologiche in piazza San Carlo ha registrato il tutto esaurito. Dopo tanto movimento, qualcuno avrebbe anche desiderato poter usufruire di una toilette: quelle pubbliche (tra piazza San Carlo e piazza Cln) erano chiuse. L’unica soluzione era fare la coda nei (pochi) bar aperti.