In un blog uno scrive cosa pensa
09 July, 2012
In un blog uno scrive cosa pensa.
Accorcia il percorso tra il cervello e le dita. Si fanno meno calcoli.
Ci perde un po' la forma (e l'ortografia) e ci guadagna la freschezza.
Così penso che ieri ero nella mia Langa, quella tra Montelupo Albese e Rodello, quella un po' meno ricca di quella pettinata di filari, ma più vera.
Che ti guardi intorno e vedi pochi capannoni, qualche casa anni '60 che qualche pianta di ciliegio e qualche quercia hanno la bontà di coprire, almeno in parte.
Guardo e vedo campi di grano appena mietuti: e sarà di nuovo pane.
Vedo prati appena sfalciati: e sarà di nuovo latte... E formaggio.
Penso che l'agricoltura, almeno qui, segue il ritmo della natura. E così mi entusiasmo nel pensare che ho appena assistito ad una cosa unica.
Già! Perché in natura molte cose accadono e si ripetono una sola volta all'anno.
E se te la perdi fino all'anno prossimo non ne puoi più godere: una fioritura, una maturazione, una foglia che cade, ma anche un nido e un uovo che schiude e un uccello che lascia il nido...
E mentre penso questo un piccolo di poiana tenta i primi voli, accompagnato dalla madre.
Mi dico che quest'anno sta facendo davvero caldo e tutto è in anticipo!
Solo chi governa chiuso nei salotti intento a tagliare non se ne accorge.
La natura fa il suo corso e non si cura, giustamente, di noi.
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