E sento che per questo tu stai per dirmi grazie
18 November, 2023
Per strada, in bicicletta, mi basta poco spazio
ed evito di aggiungere traffico al tuo traffico,
che so che al volante hai sempre tanta fretta
e un auto in coda in più fa crescere il tuo strazio.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
Davanti scuola filo senza gas di scarico,
e non aggiungo smog allo smog del tuo bambino,
che so che devi proprio accompagnarlo in auto,
1.600 metri! Mica sei lì vicino.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
A casa della nonna non fermo in doppia fila,
che so che hai ragione a dire: è eutanasia!
uccidere una vecchia che impiega così tanto
a uscire dalla macchina ferma in mezzo alla via.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
Al semaforo mi sfiori e io son senza clacson,
e sbatto sul selciato ma non emetto suono,
che so che è un tormento quella tromba nelle orecchie
un urlo assordante che sovrasta il frastuono.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
In ufficio arrivo replicas de relojes de lujo e non rubo mai il parcheggio,
che so quale fatica girare tutt’attorno
alla ricerca di un buco che non si trova mai
e perdere mezz’ora e qualche volta peggio.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
Al sabato passeggio in centro senza fretta,
e non allungo oltre la coda verso l’outlet,
che solo poche ore di un sabato invernale
passeggi pure tu nel centro commerciale.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
Sotto casa passo felpato, e quasi non t’accorgi,
che so che tu riposi dopo un giorno infernale,
tra traffico, lavoro e tanto, troppo rumore
un uomo solo in auto, in mezzo ad un ingorgo.
E sento che per questo tu stai per dirmi grazie!
All’incrocio, finalmente, lo aspettavamo da un pezzo,
mi fai un gesto rapido, mi guardi, io guardo te,
abbassi il finestrino e allora lì lo sento,
che urli: A ciclista! Ma levate dar cazzo!
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