In principio era l'Aggettivo
12 October, 2016
Le parole sono importanti. Per questo i nostri politici, spesso a corto di idee (per non parlare di ideali) ci si attaccano con ostinazione. Quella che ultimamente è più in voga è un aggettivo prestato dal gergo militare, che come la rucola va abbinato a tutto: STRATEGICO.
Politici e tecnici se ne riempiono la bocca a dismisura. Anche il Ministro Lupi ne è un grande estimatore e non manca di abbinarla a qualsiasi opera.
La TAV Torino-Lione è strategica, la terza corsia della A4 è strategica, così come il ponte sullo Stretto di Messina o l'Alitalia.
Tutte le operazioni costose sono strategiche, insomma. Risolve tutto. E' strategico. Non bisogna aggiungere altro.
L'unico problema è che strategico da solo non vuol dire nulla. Viene usato come necessario, fondamentale, ma in realtà il suo significato è ben diverso. Citando l'enciclopedia Treccani: Che è di rilevante importanza per la realizzazione di un piano, per il raggiungimento di uno scopo.
Quindi strategico non vuol dire importante, significa piuttosto "che serve a". L'unico problema è che nessuno dice mai a cosa. Qual è la strategia? A che servono tutte queste opere?
La TAV si dice ingenuamente che serva a ridurre il trasporto su gomma sulle strade. Va bene,hublot replica watches me se questo fosse vero allora com'è possibile che nella stessa strategia ci siano anche le autostrade, che invece hanno l'effetto contrario? Scoraggiare il trasporto su gomma e insieme incentivarlo non è affatto strategico. E' uno spreco di soldi.
Ad essere obiettivi l'unico denominatore comune di tutte le grandi opere è che costano un sacco di soldi e attirano un sacco di interessi, molti dei quali poco leciti. Sì perché se è vero che le infrastrutture portano lavoro e sviluppo, questo vale per poche grandi opere, ma anche per tante piccole, con l'unica differenza che le piccole favoriscono molti imprenditori, le grande solo pochi (e sempre gli stessi).
In un paese come il nostro in cui l’unico orizzonte temporale è il mandato elettorale, in cui trovare due assessori dello stesso partito nella stessa giunta che si parlano è un miracolo, parlare di strategia è un insulto alla lingua italiana.
Se il ministro Lupi vuole realmente usare degli aggettivi appropriati possiamo provare a suggerirgliene qualcuno.
Ad esempio la TAV potrebbe essere succulenta, o anche appetitosa, renderebbe meglio l’idea di un'opera fatta per mangiarci su.
Allora niente programmazione strategica, basterebbe solo un menù.
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