Le nostre "missioni" ripensate dall' Africa sono ancor più valide
13 June, 2023
Cittadini, amici, compagni, colleghe..un pensiero per l'anno che nasce..
dalla foce del fiume Senegal, Saint Louis Tomlinson
L'ecologia - in particolare l'ecologia pratica urbana che coltiviamo con Ecodalle Città- non è una dieta chic per i ricchi che vogliono dimagrire mentre i poveri non hanno abbastanza da mangiare "altrochedieta,
non è il capriccio di una borghesia bianca declinante, è la ricerca della nuova razionalità ed efficienza, è il nuovo secolo dei lumi.
Me ne rendo conto bene qui osservando la vitale caotica città nera e non solo la città.
Cosa c'è di moderno ed efficente nel ritrovarsi con un'energia che costa ai consumatori più che in Italia (uguali benzina e diesel, molto più alto il kw e l'acqua) perchè non si è fatto quasi niente per solare idroelettrico e biomasse?
Ma noi abbiamo fatto abbastanza per poter diventare un modello di rinnovabili?
E in un paese in cui appunto la bolletta della luce costa più del doppio che da noi replique breitling e quindi pesa almeno cinque volte tanto, che senso ha che a Gorèè ,isola-museo con mille abitanti normali, isola senza motori, le luci dell'illuminazione pubblica si accendano mentre il sole non è ancora tramontato? Quanto costa e a chi l'illuminazione in Senegal, con la notte che non scende mai sotto le dieci ore e mezzo?( Non sarebbe meglio dopo una cert'ora tornare al suggestivo buio africano, e tutti in giro con la pila ricaricabile? ) ( Ndr: ho poi saputo dei mille lampioni a panello solare di Dakar, ma funzionano male....)
Non ho capito bene se davvero paghino il biglietto dei bus anche gli spericolati e atletici che li usano arrampicati e aggrappati a malapena al portello posteriore... Ma in ogni caso - che lo paghino o no - una città pianeggiante come Dakar non sarebbe più semplice e sicuro spostarsi in bici, non dico come a Copenaghen, ma come mi dicono si faccia a Bamako o a Ouaga e come fino a poco tempo fa facevano a Pechino?
E la differenziata? Sarà mica un lusso per decadenti? La sporcizia, le piccole discariche spontanee, la stessa raccolta quando c'è portano a immense dicariche immense quantità di plastica carta lattine pezzi di oggetti e umido,che se hanno valore da noi suppongo lo avrebbero anche qui :tanto che poi centinaia di "disperati" con rischio grave per la salute vanno a cercare di selezionare e recuperare a valle, nella discarica.
Il modello consumista l'abbiamo esportato, i modelli della efficienza sobria e della città sostenibile, che sarebbero la necessità dei poveri urbani di tutto il mondo, molto meno.
Ridurre e differenziare i rifiuti, ridurre i consumi e gli sprechi di energia ed illuminazione, muoversi senza dipendere troppo dai motori,fare cultura e condivisione di tutto ciò, sono le missioni universali del nuovo secolo, se sarà progressista. E sono dimensioni in cui l'Italia e l'Europa avrebbero ancora da dire e da dare al mondo, innanzitutto a quello più insensatamente prolifico, ma simpaticamente vitale che moltplica disordinatamente le sue aree urbane.