Viva le nespole, il cibo è alla portata di tutti
26 May, 2015
di Matteo Volpengo
Ziina è una simpatica ed energica signora rumena che per un periodo ha fatto da badante a mia nonna. In Romania Ziina abita in una grande casa in campagna, dove m'invita spesso ad andare a trovarla. A Torino, nel cortile della casa di mia nonna, Ziina ha piantato il seme di una nespola comperata al mercato.
Ora in una piccola aiuola adiacente al cancello d'ingresso cresce spavaldo un giovane nespolo, che dopo circa quattro anni dalla nascita ha cominciato a mettere frutti. E' bastato immergere il seme nella terra, bagnare bene e continuare a bagnare di tanto in tanto. Più o meno la stessa cosa che ha fatto la signora Rita, che abita sempre a Torino in corso Farini. Ha comprato le nespole al mercato, le ha mangiate, ha messo il seme di una di esse in un vaso sul balcone, ha bagnato bene e dopo un po' è venuta su la piantina. Ora quella piantina é diventata un albero, che a sentir dire dalla signora fa dei frutti belli dolci.
Ho contattato Rita tramite Torino Freecycle, un sito internet attraverso il quale si possono regalare o cercare in regalo oggetti di qualsiasi tipo che non servono più ai loro proprietari. Io stavo cercando degli alberi da frutto da piantare in una casa in montagna e Rita mi ha risposto. Il nespolo infatti era diventato troppo grande per il suo balcone e necessitava di più spazio per proseguire la sua crescita; da qui la decisione di regalarlo, non prima però di essersi assicurata che l'albero finisse in buone mani e soprattutto in un luogo favorevole: in piena luce e riparato dal vento.
E quando vado da lei per ritirare la pianta scopro con sorpresa che non è la prima volta che a Rita capita di regalare un nespolo, ma la terza. Appena regalato un nespolo infatti ne pianta subito uno nuovo, che crescerà sul suo balcone fino a quando non sarà necessario trovargli uno spazio adatto alla sua grandezza. Ormai è diventata una tradizione.
Ora mi trovo in Spagna, a sud, in una fattoria andalusa incuneata in una piccola valle. E' da due settimane che mangio nespole succulente da tre grandi alberi. Due sono alti una decina di metri, il terzo la metà ma i suoi frutti sono i più dolci. E' la prima volta che vedo degli alberi di nespolo così grandi, addobbati da innumerevoli e fittissime palline arancioni.
C'é cosí tanto cibo in cosí poco spazio che mi sento al sicuro.
E mentre mi nutro ai piedi di questi giganti, che mi offrono gentilmente i loro frutti, penso a Rita e a Ziina, alla loro semplicità e caparbietà, e ai loro nespoli, che offriranno ombra e frutta per gli anni a venire.