Le verdi ambizioni di Denver
Corrispondenza e immagini dalla capitale del Colorado che ospita la Convention Democratica. Una fiera ambientalista con discorso del sindaco alla vigilia dei congresso. Intervista al primo cittadino Hickenlooper e all'assessora all'ambiente. Le piste ciclabili, gli alberi piantati ma soprattutto: da qualche mese è cominciata la raccolta dell'organico domiciliare
25 August, 2008
La 16 street Mall la strada centrale dei negozi e dei caffè di Down Town Denver è come un'oasi animata, che sembra realizzare contemporaneamente le promesse ecologiche della amministrazione cittadina e quelle che si raccolgono dietro a Obama.
E' attraversata da frequenti bus ibridi - elettrici e a metano, gratuiti, da numerosi ciclisti, da frotte di pedoni e da risciò a pedali condotti da giovani pedalatori che invitano i turisti a salire. (Frequente, in questi giorni di Convention Democratica, la scena del pedaltore bianco che trasporta utenti neri.) Anche i poliziotti che vigilano sui manifestanti pacifisti e li fanno restare sui marciapiedi sono in bicicletta. Ovviamente il resto della città e dell'area metropolitana (circa seicentomila abitanti la città e due milioni e mezzo con l'area meropolitana) non sono come la 16 street Mall, il traffico è intenso, ma si vedono anche piste ciclabili e spazi verdi. Alla vigilia dell'inizio dei lavori della Convention vera e propria si è tenuta una ecofiera all'aperto, Greenfrontier (www.greenfrontierfest.com), con stand che promuovevano le cose più disparate, dalle auto solo elettriche che possono fare 300 kilometri con una sola ricarica, ai sandali "coccodrillo" riciclati, alle bare di paglia biodegradabili, alle bottigliette che sembrano di plastica ma sono di fibra compostabile...E' stata l'occasione per Ecodallecittà di incontrare il sindaco di Denver e la - diremmo - assessora all'ambiente e di parlare qualche minuto con loro. "Siamo orgogliosi di essere impegnati per rendere verde e sostenibile la Convention, nel quadro del nostro piano GreenPrint Denver per fare verde e sostenibile la nostra città." Che l' energia utilizzata all'interno della Convention provenga da fonti per lo più rinnovabili e che si offrano mille biciclette in prestito durante i 4 giorni non mi colpisce più di tanto. In tutti i grandi eventi ormai più o meno si fa così. E il combustibile degli elicotteri che mi passan sulla testa mentre scrivo forse produce più emissioni di quelle risparmiate con le buone pratiche della Convention. La assessora all'ambiente, Michele Weingarden, promette che tutto verrà calcolato e le emissioni compensate con nuovi investimenti ecologici. Al di là dell'importanza comunicativa di un evento mondiale come la Convention di Obama, concretamente non si tratta di un evento enorme (forse meno di centomila persone da fuori). Il discorso si allarga. Il sindaco è particolarmente soddisfatto di esser riuscito nell'ultimo anno a far piantare 65 mila alberi, e di aver sostituito nei semafori le lampade tradizionali col Led, e di aver esteso le piste ciclabili. La principale difficoltà? " In generale quella di riuscire a far cooperare tutti, i comuni vicini, le imprese, gli abitanti." Approfondiamo i temi con la minuta Michele Weingarden. L'uso dell'auto rimane fortissimo, come in tutte le città americane caratterizzate da una grande estensione di casette, ma nell'ultimo anno la media degli utenti del trasporto pubblico - che qui è tutto di superficie - si è alzata da 42 mila a 67 mila persone al giorno. C'è anche il tram. La migliore rete di superficie in una città Usa, dicono, è finanziata con una quota delle tasse locali. Per le bici si punta ad arrivare al 10% degli spostamenti a pedali. Soprattutto interessanti, per un osservatore italiano, le cose che dicono e fanno sul tema dei rifiuti.
Denver sostiene di recuperare e riciclare, attualmente, il 69% dei rifiuti. Il resto va in discarica, i territori abbondano in Colorado, non si fanno inceneritori. Ma "non possiamo più permetterci le quantità di gas serra emesse dai rifiuti putrescenti" dice Michele. Da pochi mesi quindi la raccolta per il compost, la raccolta dell'organico, è stata estesa agli abitanti e non è più solo limitata a grandi centri congressuali o ai ristoranti come finora. E' l'anno della raccolta dell'organico nei quartieri a Denver. Una volontaria che spiega come conferire correttamente i rifiuti, mi insegna che i bicchieri di apparente plastica che hanno però il segno riciclo 7 sul fondo vanno nel compost, come i bicchieri di carta sporchi di cibo. Si sta cominciando anche nella sua adiacente cittadina di Boulder, con qualche esitazione però, perchè i cassonetti dell'organico potrebbero attirare gli orsi.
Vedi anche il sito Greenprintdenver
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