Schwarzy spegne le maxi tv
Gli schermi al plasma e Lcd consumano troppa energia, la California vuole bloccarli. Lo Stato inaugura l´eco-rivoluzione. Dal 2011 le super tv risponderanno a criteri ecologici e di risparmio energetico - da La Repubblica del 19.09.2009
21 September, 2009
Angelo Aquaro
NEW YORK - Per uno che viene dal cinema è una specie di rivalsa. Quanto inchiostro versato sul piccolo schermo che si mangiava quello grande? E il boom dell´home-theatre che allontanava sempre di più dai theatre veri, che qui sarebbero i cinema? Vendetta, tremenda vendetta.
La California di Arnold Schwarzenegger ha deciso: entro due anni i mega televisori o sono ecologici o non sono ammessi più in casa. Sì, proprio quelle meraviglie flat screen, a schermo piatto, che appese al muro diventano finestroni su un mondo incredibilmente più bello di quello reale, colori sempre vivi e HDTV, cioè tv ad alta definizione, versioni al plasma, versioni Lcd o Lcd Led.
Dal 2011, dice il provvedimento che la California - prima al mondo - varerà a novembre, i supertv dovranno rispondere a criteri di eco-compatibilità e risparmio, che dal 2013 diventeranno ancora più rigidi. Altrimenti, non se ne fa niente. Saranno anche bellissimi ma sono troppo costosi per la bolletta energetica, soprattutto da 40 pollici in su - che è una misura media, lo schermo più piccolo è quello da 19 pollici. Scrive il Los Angeles Times: non si capisce perché la Stato avrebbe dovuto costruire nuove centrali per rispondere al fabbisogno crescente di «American Idol». Perché questa, sostengono gli ambientalisti, era la prospettiva.
L´uso della tv si mangia già il 10 per cento dell´utilizzo energetico in California, e la colpa è soprattutto di tv al plasma e Lcd, segmenti che prima della recessione avevano tassi di crescita del 40 per cento l´anno. Di crescita e di consumo. Il risparmio preventivo sui costi della bolletta energetica è di 8,1 miliardi di dollari: un bel risparmio per uno Stato che deve comunque ricorrere al 30 per cento di importazione energetica.
Naturalmente ogni rivoluzione ha un costo e la preoccupazione dei produttori è prevedibile. Secondo Doug Johnson, Consumer Electronic Assn, l´asticella dei requisiti ambientali è troppo alta: un quarto degli apparecchi sugli scaffali andrebbero rimossi, dice, il mercato ne soffrirebbe, e per di più molti consumatori potrebbero sempre acquistare gli schermi proibiti su Internet.
Con i nuovi standard, i televisori da 60 pollici (e dai 1000 ai 6000 dollari) in su sarebbero già fuorilegge. Ma molti esperti confidano che i nuovi requisiti possano essere raggiunti in tempi brevi - sicuramente entro due anni. Già adesso, spiegano, molti apparecchi, hanno diritto al bollino «Energy Star», che negli Usa contraddistingue i prodotti che rispettano specifiche ambientali e di risparmio.
I più attivi sono quelli di Vizio, un´azienda che, guarda caso, è californiana, e nel primo quadrimestre si è imposta come leader in America sorpassando marchi storici, dalla Sony alla Samsung, con un 21,6 per cento di crescita all´anno.
«Alcuni nostri Lcd rispondono già agli standard più duri che verranno richiesti nel 2013», giura il cofondatore Kenneth R. Lowe. I più spiazzati sembrano invece i consumatori: secondo un sondaggio Zogby, il 57 per cento è contro la proposta. Ma davvero non sanno quello che fanno: grazie alle politiche ambientaliste avviate dalla metà dei 70, i consumi pro capite di energia dei californiani sono rimasti bassi negli ultimi trent´anni, mentre la domanda nazionale è cresciuta del 50 per cento. Per dare un´idea, il consumo pro capite in California è di 0,10 dollari, nello spendaccione Vermont di 5,96 e la media nazionale è di 1,24. Schwarzy può andare orgoglioso del suo popolo. E poi tra due anni lì non potrà neppure sedere più.