Smog: secondo Legambiente "Napoli al comando della classifica dei superamenti di Pm10"
A Napoli da inizio anno sarebbero ben 169 i superamenti del limite giornaliero di polveri sottili. Torino e Milano, solitamente ai vertici della grigia classifica, hanno fatto registrare circa 60 superamenti. Legambiente: “In Italia smog killer. Necessari interventi urgenti e risolutivi”
24 September, 2009
Le polveri sottili insidiano gravemente la salute dei cittadini soprattutto a Napoli e a Ravenna; l’ozono opprime gli abitanti di Novara e Alessandria. Ma queste sono solo le città che svettano in cima alle classifiche delle città più inquinate, ma lo smog non perdona in nessuna regione: dalla Lombardia alla Puglia, dal “polmone verde” umbro alla Campania, l’inquinamento atmosferico in città, causato dal traffico veicolare, aumenta e registra livelli sempre più alti. E mentre i limiti di legge vengono regolarmente superati, quasi nessuna amministrazione prova a prendere provvedimenti.
Questa la fotografia di Legambiente in occasione della Giornata europea senz’auto sull'inquinamento nelle principali città italiane. Città in cui circa il 70% delle emissioni di polveri sottili sono attribuibili al trasporto stradale. “È lampante quindi la necessità di intervenire sul numero di auto che ogni giorno si spostano e sostano all’interno delle nostre città creando inquinamento atmosferico ma anche traffico, congestione e peggioramento della vita di chi vive nelle aree urbane –ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni-. La mobilità sostenibile rappresenta l’unica soluzione attuabile per ricominciare a muoversi, restituire qualità all’ambiente urbano e far tornare le nostre strade spazi pubblici da vivere e non solo piste o parcheggi per le auto”.
Dando uno sguardo ai dati aggiornati a metà settembre di 33 città capoluogo di provincia (quelle che hanno già oltrepassato il limite di legge annuale di 35 giorni di superamento giornaliero di polveri sottili) emerge però qualche novità rispetto alle rilevazioni degli scorsi anni. Da un alto vengono confermate le criticità delle città della Pianura Padana ma in cima alla classifica dei superamenti troviamo Napoli con 162 giorni fuorilegge. Sembrerebbero quindi per una volta scalzate dal poco ambito podio Torino e Milano, rispettivamente con 59 e 57 giornate fuorilegge.
L'ozono, che con l’abbassarsi delle temperature ha smesso di opprimere i centri urbani, nei mesi estivi ha fatto registrare livelli record: Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna in cima alla classifica che annovera pure città del Centro-Sud come Roma (34 superamenti), Matera (61) e Campobasso (59). L’ozono prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore, dai processi di combustione e dai solventi chimici infatti, in presenza di un forte irraggiamento solare può danneggiare la salute degli esseri umani con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio e polmonare. Per questo, dal 2010 dovrà essere adeguatamente monitorato dalle amministrazioni locali che sono obbligate ad intervenire quando il livello di concentrazione supera il valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m³, calcolato come media su otto ore.