Smog: la classifica di settembre è da rifare
Ci sembra ci sia un "Granchio" nella classifica sulle polveri sottili diffusa da Legambiente la scorsa settimana. Il dato, che attribuisce a Napoli il primo posto nazionale per i superamenti di Pm10, si riferisce alla somma dei giorni in cui supera almeno una delle 4 centraline e non ad una singola centralina come per le altre città. Pubblichiamo la replica di Legambiente al nostro articolo: "che si superi in una o più centraline non cambia"
30 September, 2009
E' davvero partenopea la maglia nera dello smog? La scorsa settimana i dati diffusi da Legambiente attribuivano a Napoli 162 giornate di superamento del limite medio giornaliero delle polveri sottili PM10, fissato dalla UE a 50 microgrammi/mc. Con questo dato Napoli risultava al primo posto, con dati aggiornati al 20 settembre, nella non ambita classifica degli sforamenti, consentiti dalla normativa per non più di 35 giorni l’anno, seguita a distanza, da Ravenna (84 superamenti), Alessandria (81), Ancona (78), Mantova (76), Frosinone (65), Firenze (59), Torino (59), Milano (57), Pavia (57).
Essendo abituati a vedere in cima alle classifiche le grandi città del Nord Italia (Milano e Torino in primis) e stupendoci soprattutto per il grande distacco tra Napoli e la seconda in classifica, abbiamo deciso di andare a monte del dato rivolgendoci direttamente all'Arpa Campania. Abbiamo appurato, con nostro grande stupore, che il dato non si riferiva ai superamenti di una singola centralina -come per le altre città non campane- bensì alla somma dei superamenti registrati nelle 4 centraline che a Napoli misurano il Pm10. A un successivo approfondimento ( e commento del "lettore Francesco")risulta che si tratta dei giorni in cui almeno una centralina ha sforato.
Il dato della maglia nera a Napoli è stato velocemente e acriticamente diffuso su numerosi media nazionali e tuttora sono numerose le notizie non corrette, o quantomeno non approfondite, rintracciabili attraverso i motori di ricerca, che fanno perno sul primato napoletano.
La precisazione di Eco dalle Città non vuole ovviamente mettere in secondo piano il quadro nero fotografato dai dati delle centraline Arpa di tutta Italia -richiamati dal monitoraggio “Ozono ti tengo d’occhio” e “Pm10 ti tengo d’occhio” di Legambiente- che mostrano una Penisola ancora una volta soffocata da polveri sottili e ozono. Il "bonus" europeo di superamenti risulta infatti ampiamente già utilizzato da 33 capoluoghi italiani, con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio e polmonare dei cittadini.
Di seguito, pubblichiamo la replica di Legambiente giunta in redazione dopo la pubblicazione dell'articolo:
"Rispondiamo all’articolo pubblicato sul vostro sito dal titolo “Smog: la classifica di settembre è da rifare” confermando l’assoluta correttezza dei dati pubblicati da Legambiente e dal portale www.lamiaaria.it nell’ambito di “PM10 ti tengo d’occhio”, la classifica di informazione sui livelli di polveri sottili (PM10) nelle città italiane. I dati utilizzati sono quelli registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nei capoluoghi di provincia gestite direttamente da Arpa, Regioni, Province o Comuni e in alcuni casi il numero di giorni di superamento è fornito direttamente dall’Arpa, come nel caso di Napoli il cui dato è quello ufficiale riportato sui bollettini dell’Arpa Campania".
"Spiego brevemente da cosa nasce il vostro errore di valutazione. In Italia esiste un limite per le polveri sottili che fissa la soglia di 50 microgrammi su metro cubo, come valore medio giornaliero, da non superare per più di 35 giorni in anno, ma non viene indicato un metodo unico per calcolare il numero dei superamenti. Per questo in alcuni casi si sceglie come riferimento una sola centralina oppure in altri è sufficiente che una qualsiasi centralina della città registri un valore di PM10 superiore alla media giornaliera stabilita per registrare un superamento. La città di Napoli non è la sola in cui il conteggio viene eseguito in questo modo. Ad esempio l’Arpa Veneto utilizza lo stesso metodo, come specificato anche nel loro sito".
"Concludendo il valore indicato dalla nostra classifica corrisponde ai livelli reali di polveri sottili di Napoli e il fatto che sia stato registrato da una o più centraline non lo riteniamo un problema centrale quanto invece gli alti livelli di PM10. Per questo speriamo di poter continuare a trovare e valutare le soluzioni per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo invece che discutere sui metodi di valutazione dell’inquinamento da polveri sottili partendo dal dato certo che oggi rappresenta una delle maggiori criticità ambientali e sanitarie delle aree urbane".
2 commenti
Scrivi un commentoDario
06.10.2009 08:10
Vorrei sapere se i giorni di superamento coincidono o sono giorni diversi. Cioè se per 168 giorni diversi ci sono stati superamenti o se si sono sommati anche 2,3 o 4 superamenti nello stesso giorno per arrivare a 168
francesco
02.10.2009 07:10
Confermo che i dati sono quelli, gli sforamenti totali dall'inizio dell'anno sono 168, non sono la somma delgi sformaneti ma il numero di giorni in cui almeno una centralina ha rilevato lo sforamento dei livelli di Pm10 prescritti per legge.
Anche sulla scheda giornaliera dell'arpac viene riportata la stessa cifra.