Ecopass: continuare nel 2009?
Alla fine dell’anno scade il periodo di sperimentazione del pedaggio antismog e Palazzo Marino dovrà decidere se riproporlo. Meno del previsto gli introiti da pedaggio e si inizia a pensare di far pagare gli euro 4
03 September, 2008
La questione giace da tempo sul tavolo della politica milanese: continuare o no nel 2009 con l’esperienza dell’Ecopass. Il tempo stringe perché il periodo di sperimentazione finisce il prossimo 31 dicembre. Per l’Assessore milanese alla mobilità, Edoardo Croci, è difficile ormai pensare Milano senza l’Ecopass. Gli ambientalisti, in particolare Legambiente, propongono un’estensione del provvedimento antismog all’area della circonvallazione esterna, quella percorsa dagli autobus della 90 e 91. La Moratti non è contraria all’estensione dell’area Ecopass ma prima vuole fare una consultazione.
Ad influenzare qualunque decisione politica peserà l’analisi costi - benefici.
Sotto l’aspetto della qualità dell’aria, il pedaggio antismog non ha dato i frutti attesi. Il superamento dei limiti di concentrazione delle polveri sottili previsti dall’Unione Europea è stato solo ritardato di due settimane rispetto allo scorso anno. A metà febbraio, infatti, i 35 giorni di sforamento dei valori di Pm10 (50 mg/mc) consentiti dall’Ue erano stati già oltrepassati. E da febbraio in avanti la situazione non è certo migliorata.
Un buon risultato è stato ottenuto invece sul fronte del traffico, che è diminuito sia nella cerchia dei Bastioni soggetta a Ecopass sia nell’area esterna libera da forme di pedaggio. L’Ecopass, dunque, avrebbe incentivato una parte di cittadini a usare di più i mezzi pubblici, i quali però hanno aumentato le proprie tariffe su bus e treni che si spostano da e verso i paesi dell’hinterland. I bistrattati pendolari sembrano infatti essere quelli che ci rimetteranno di più: perché tra pedaggio antismog, realizzazione di parcheggi a pagamento nella periferia cittadina (gratis per i residenti a Milano), tra aumento del costo dei mezzi pubblici e disagi di treni e bus, il portafoglio di chi si reca a Milano quotidianamente per lavoro e studio si alleggerisce in fretta.
Per quanto riguarda le entrate, con l’Ecopass le casse di Palazzo Marino finora si sono “arricchite” di 8 milioni di euro, un introito che è ben lontano dai 24 milioni previsti entro l’anno- le multe non sono state messe nel computo- e necessari ad assicurarsi una larga copertura delle spese previste e a finanziare il miglioramento dei mezzi pubblici. Continuando con questo ritmo, secondo le proiezioni effettuate, alla fine del 2008 dovrebbero mancare in cassa circa 10 milioni di euro rispetto ai 24 previsti. Il fatto è che un obiettivo del primo anno di sperimentazione doveva essere quello di finanziare la spesa per il trasporto pubblico. Ma nel caso di 10 milioni in meno di introiti sarebbe difficile sostenere investimento nel settore. E intanto qualcuno comincia a dire che gli euro 4 diesel, esentati praticamente tutto l’anno, dovrebbero pagare
Toccherà a Palazzo Marino discutere e scegliere nei prossimi mesi.
E' battaglia sul futuro dell'Ecopass- da La Repubblica del 3.09.08