Coltivare per le Olimpiadi 2012 orti a Londra
Orti urbani e giardini comunitari a Londra. L'obiettivo del sindaco Boris Johnson: 2012 orti urbani entro le Olimpiadi. “Grow-your-own”: un progetto per cedere terreni abbandonati a cittadini-coltivatori. Community garden londinesi: Calthorpe e Culpeper. E anche la regina Elisabetta dà il buon esempio coltivando nel palazzo reale
12 October, 2009
Elisa Bianco
Qualche mese fa la stampa italiana ha lanciato la notizia che, in tempi di crisi, persino la Regina d’Inghilterra ha iniziato a coltivare un piccolo orto urbano nei terreni del palazzo reale, ripetendo quanto aveva già fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. Come spesso accade, stampa e telegiornali hanno mostrato per giorni interi le immagini della Regina tra i filari dell’orto (seguite a ruota dagli Obama e il loro orto biologico alla Casa Bianca) e poi, improvvisamente, più niente. Ma com’è la situazione “orti urbani” oltremanica?
È vero, la regina Elisabetta ha avviato un piccolo orto nel suo palazzo, talmente piccolo da essere più che altro un gesto simbolico, applicando tecniche di coltivazione sostenibili: niente prodotti chimici, l’acqua per l’irrigazione viene dal pozzo del palazzo e il raccolto andrà a finire sulla tavola reale. Eppure la Regina non lo fa per dare un esempio virtuoso e spingere i cittadini britannici a emularla, rappresenta la prima linea di un movimento che in Gran Bretagna si sta diffondendo a macchia d’olio: stiamo parlando del “Grow-your-own”. La campagna nazionale del Grow-your-own, lanciata dal National Trust inglese nasce con l’intento di spingere i possessori di pezzi di terreno abbandonati a cederli a privati cittadini perché possano coltivare frutta e verdura per il loro consumo. Tra quanti hanno aderito a questa campagna – oltre alla Network Rail e alla British Waterways, che hanno promesso di cedere parte dei loro terreni all’iniziativa – c’è persino il sindaco di Londra che sta progettando un piano di ristrutturazione ambientale della città: l’idea è sfruttare i terreni non edificati presenti intorno agli edifici simbolo della città (nonché eventualmente i loro tetti) per trasformarli in orti urbani. In vista delle prossime Olimpiadi, che si terranno proprio nella capitale nel 2012, l’ambizione del sindaco Boris Johnson è di costruire entro tale data ben 2012 orti urbani sul solo territorio londinese.
Anche guardando le iniziative intraprese dalla cittadinanza, di sicuro non manca la sensibilità e lo spirito d’iniziativa, d’altro canto non a caso anche in Italia si usa il termine “community garden” (giardini comunitari) per indicare appezzamenti gestiti e coltivati da un gruppo organizzato di cittadini. Potremmo parlare, per esempio, del Progetto Calthorpe che quest’anno compie il venticinquesimo anno di vita. Si tratta di un community garden proprio nel centro di Londra, a due passi dalla stazione di King’s Cross, dove si svolgono anche attività educative per adulti e bambini e che recentemente ha avviato la vendita della frutta e verdura coltivate, tutto rigorosamente secondo metodi biologici. Ma potremmo anche parlare di Culpeper, un community garden più volte premiato come miglior giardino dell’anno e nato storicamente dalla collaborazione tra due istituti scolastici, per fornire nuovi terreni d’apprendimento ai ragazzi che crescevano nel quartiere di Islington.
In Gran Bretagna anche la guerilla gardening è una pratica diffusa da diversi anni. In Italia molte persone si soffermano dubbiose davanti al termine guerilla gardening e solo ora qualche sparuto gruppo organizzato inizia a fare le prime “incursioni verdi”. Nel Regno Unito, invece, il termine è ormai noto ai più, soprattutto grazie all’attività di un tal Richard Reynolds, che diede il via al movimento sul territorio inglese, attuando le prime azioni di guerrilla diversi anni fa.
C'è da aggiungere che, in un paese come il Regno Unito, in cui ogni casa, o quasi, ha un giardinetto sul retro, dove il proprietario può coltivare tutto ciò che è di suo gradimento, è molto più facile e naturale aggiungervi un angolino di verdure per soddisfare il proprio appetito.
Il progetto Calthorpe
Il community garden Culpeper
Guerrilla gardening a Londra: www.guerrillagardening.org