"Strade ex Anas, da finanziare solo se provviste di piste ciclabili"
Lettera aperta di Lello Sforza all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia: "Esiste l’obbligo di realizzare piste ciclabili in caso di nuove strade e di manutenzione straordinaria. Dopo dieci anni tale obbligo di legge risulta inosservato". Nelle scorse settimane, l'assessore Fabiano Amati aveva incontrato i presidenti delle Province per fare il punto sulle opere di ammodernamento e messa in sicurezza delle strade ex Anas
13 October, 2009
Nelle scorse settimane la Regione Puglia e i presidenti delle Province si sono incontrati per fare il punto sulle opere di ammodernamento e messa in sicurezza delle strade ex Anas. Per questi lavori, negli anni scorsi la Regione ha stanziato oltre 94 milioni di euro alle province pugliesi da utilizzare per cantierizzare 129 interventi sull’intero territorio regionale. Dagli incontri è emerso che per alcuni interventi manca ancora la progettazione. Secondo la Regione Puglia i presidenti delle Province si sono impegnati a completare la progettazione e l'aggiudicazione dei lavori entro il 31 gennaio 2010.
A margine dell’ultimo incontro, venerdì 9 ottobre 2009, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Fabiano Amati ha dichiarato che “le Province che aggiudicheranno gli appalti per i lavori già finanziati di sicurezza ed ammodernamento delle strade ex ANAS entro il 31 gennaio prossimo avranno la possibilità di ottenere l’assegnazione dei fondi del ribasso d’asta e avranno priorità nell’assegnazione dei nuovi fondi: vogliamo insomma innescare una competizione virtuosa tra le province pugliesi, rispondente al criterio del chi prima spende più prende, applicazione del tanto decantato principio di merito”. Amati ha anche aggiunto: “Non riesco a star buono quando mi rendo conto che un mio intervento può servire a risolvere un problema, soprattutto quando riguarda la sicurezza delle strade”.
A distanza di qualche giorno Lello Sforza ha scritto all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici una lettera aperta dove chiede che i finanziamenti siano concessi solo ai progetti che prevedono la realizzazione di piste ciclabili adiacenti alle strade. Di seguito il testo della lettera:
Strade ex Anas, da finanziare solo se provviste di piste ciclabili
Egregio Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia,
con riferimento alle dichiarazioni rilasciate a conclusione degli incontri con i Presidenti delle Province pugliesi in materia di opere di ammodernamento e messa in sicurezza delle strade ex Anas, durante i quali sarebbe emerso che ancora molti dei 129 interventi finanziati con oltre 94 milioni di euro sarebbero ancora sprovvisti dei relativi progetti, mi permetto di ricordarle che gli artt. 13 e 14 del Codice della Strada da ben dieci anni hanno introdotto l’obbligo a carico degli Enti proprietari delle strade, vale a dire Comuni, Province, Anas, di realizzare piste ciclabili adiacenti in sede di realizzazione di nuove strade e di manutenzione straordinaria di strade esistenti. Dopo dieci anni tale obbligo di legge risulta inosservato nella nostra regione da tutti: da chi progetta e realizza le strade, da chi eroga i finanziamenti, da chi effettua verifiche e controlli amministrativi, da chi effettua i collaudi finali delle opere, e dalle forze di polizia preposte ai controlli sulle strade.
Ridurre gli incidenti stradali, ridimensionare il carico di traffico veicolare e il congestionamento viario, favorire forme di mobilità alternativa vuol dire diversificare l’offerta di infrastrutture trasportistiche, a beneficio di altri utenti della strada quali i ciclisti, che non sono degli spensierati amanti della natura che quando non hanno niente da fare fanno allegre passeggiate, come ancora oggi si legge su qualche giornale, ma sono studenti, lavoratori, turisti che si spostano in bicicletta per i loro spostamenti abituali invece che con
mezzi a motore, contribuendo alla salute del pianeta e all'economia generale dei trasporti, con minori consumi energetici.
Pertanto oltre che premiare quelle Province che presenteranno i progetti nei termini richiesti, sarebbe anche il caso di iniziare a far valere quell’obbligo di legge, ponendo la condizione che saranno finanziati solo quei progetti in regola con gli obblighi previsti dai citati artt. 13 e 14 del Codice Stradale.
Lello Sforza